Niardo ad un anno dalla pesante alluvione: il bilancio delle cose che ancora mancano per ripartire
Al centro il tema delle risorse
Niardo: domani (giovedì 27 luglio 2023) ricorrerà il primo drammatico anniversario dalla pesante alluvione che interessò il comune.
Niardo, bilancio a distanza di dodici mesi
Una massa d'acqua, fango e detriti ma anche alberi e arbusti aveva fatto esondare i torrenti Re e Corbello con pesantissimi danni. Ora, a distanza di dodici mesi dall'accaduto, è tempo di bilanci. Tra le criticità quella ancora presente riguarda l'acqua potabile non ancora presente nella rete idrica del paese. La possibilità di usufruire di acqua potabile è data ancora una volta dalla cisterna Siv dalla quale i cittadini si riforniscono. Oltre alle non trascurabili dieci, circa, famiglie, ancora senza abitazione centrale risulta essere il tema delle risorse.
Risorse: un tema delicato ma necessario per ripartire
Un tema delicato. Dei 28milioni e 200mila euro che il Consiglio dei ministri aveva deliberato a febbraio l'Amministrazione non ha più ricevuto alcuna notizia. Non da meno il problema legato alla ferrovia: Trenord ha effettuato la posa di oltre un chilometro di rotaia ed a breve potrebbero circolare i treni. Si attende solo che la Regione confermi la riapertura della tratta ferroviaria.
I danni ingenti che hanno riguardato il patrimonio zootecnico
Regione aveva riconosciuto l'eccezionalità delle piogge alluvionali. Ingenti i danni al patrimonio zootecnico. Riguardano perdite di foraggio e di scorte e danni alle strutture. In alcune aziende si sono registrati importanti danni alle strutture di allevamento. Il materiale franoso ha impattato e si è insinuato nelle stalle ricoveri, abitazioni, danneggiando le murature perimetrali, i serramenti le sale e le apparecchiature di mungitura, nastri trasportatori, celle frigorifere, l'impiantistica elettrica e termoidraulica. L'entità economica del danno, basandosi sulle stime contenute nelle segnalazioni, ammonta, per quanto concerne le fattispecie non assicurabili in forma agevolata (ripristino suoli nella loro coltivabilità, impianti arborei e di irrigazione, strutture produttive e abitative aziendali, scorte e macchinari) a complessivi 1.401.065 euro.