Nel canneto 55 tonnellate di rifiuti: iniziata la pulizia
Mezzi anfibio e battello spazzino di Mpl al lavoro nell’area a largo della Riserva naturale delle Torbiere. Il progetto pilota è stato finanziato da Regione Lombardia
Sono iniziati i lavori di rimozione dei rifiuti dal canneto delle Lamette, la parte occidentale delle Torbiere che dà sul lago, dove negli anni si sono accumulate 55 tonnellate di plastica e altri materiali (stime Arpa). Rimossi i rifiuti sarà possibile ripristinare i due canali di collegamento tra l'area delle Lame e quella delle Lamette, favorendo in questo modo il ricircolo dell'acqua, oltre che la migrazione dei popolamenti ittici per la riproduzione, e migliorando l’habitat della Riserva naturale.
Nel canneto 55 tonnellate di rifiuti: iniziata la pulizia
Il progetto di miglioramento ecologico è stato promosso da Autorità di Bacino in stretta collaborazione con l'Ente gestore della Riserva naturale ed è stato messo in atto dalla società partecipata Mpl (Manutenzione e promozione laghi) e da una società privata che opera sul lago.
L'investimento sul progetto "Miglioramento ecologico delle Torbiere del Sebino" è di 165mila euro, finanziati interamente dalla Direzione generale Ambiente e Clima di Regione Lombardia. "Come sottolineato dal presidente dell’Ente gestore delle Torbiere, Giambattista Bosio, «il materiale è tanto e ci vorranno settimane per concludere il lavoro". I fondi erano già disponibili dalla primavera, ma la pulizia è stata rinviata all’autunno per non disturbare la nidificazione e la stagione riproduttiva delle specie aviarie che abitano la riserva.
"Nel tempo, i canali, hanno subito il progressivo e naturale fenomeno dell’interrimento: questo ha causato un parziale isolamento dell'area delle Lamette dal lago, oltre che la diminuzione della capacità di ricircolo delle acque portando, di fatto, a un peggioramento progressivo della qualità ambientale del sito - hanno spiegato dalla Riserva e da Autorità di bacino - Contestualmente, i mezzi meccanici di Mpl stanno effettuando anche un intervento funzionale alla raccolta di plastiche e altri rifiuti che in decenni sono stati portati dal vento e dalle correnti all’interno del canneto, lungo le sponde lacuali attigue alla zona delle Lamette: si avranno per cui progressivi benefici diretti sulla biodiversità attraverso il miglioramento della qualità delle acque e il risanamento del corpo idrico".
L’operazione viene effettuata mediante l'utilizzo di mezzi anfibio con benna a pettine (per il materiale di dimensioni più contenute), battelli spazzini di appoggio con benna o ragno per la raccolta e il carico dei rifiuti (per il materiale più grosso) e i necessari operatori per le assistenze.
"Si tratta di un progetto pilota che consentirà interventi mirati nell'area delle Torbiere sebine – ha dichiarato il presidente di Autorità di bacino, Alessio Rinaldi – Grazie al lavoro dell'Arpa Lombardia si stima che all’interno delle Lamette vi siano in totale 55 tonnellate di rifiuti. Servirà molto tempo per potere anche solo parzialmente risolvere il problema. La vastità dell'area e la quantità di materiali che saranno da raccogliere e smaltire necessitano certamente di un programma pluriennale che possa condensare la collaborazione di più soggetti competenti amministrativamente. Ancora una volta Autorità di Bacino si è messa a disposizione del territorio. Per la prima volta si può iniziare ad affrontare il problema in modo organico con buona efficacia e rendimenti".
In passato erano stati effettuati alcuni interventi di pulizia delle Lamette da parte di gruppi di volontari e associazioni, ma in quarant’anni non si era mai riusciti a liberare il canneto da tutta la plastica e dai rifiuti trasportati dalle onde del lago e accumulati nell’ansa che il Sebino forma tra Iseo e Clusane.
In programma c’è anche un incontro tra l’Ente gestore della Riserva, Autorità di bacino e Regione Lombardia per fare il punto sui lavori e valutare le ulteriori risorse necessarie per ripulire totalmente l’intera fascia a lago delle Torbiere.