lago d'iseo

Molte più alghe e meno tronchi: il bilancio del lavoro del battello spazzino

Autorità di bacino tira le somme delle operazioni di pulizia delle acque del lago svolte fino al 30 settembre.

Molte più alghe e meno tronchi: il bilancio del lavoro del battello spazzino
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Meno tronchi rispetto allo scorso anno, ma 147 tonnellate in più di alghe per un’attività di recupero costata circa 450mila euro suddivisa in parti uguali tra le due province interessate e l’Autorità di bacino (Adb). E’ questo il bilancio dell’attività svolta dal battello spazzino, che ha chiuso le operazioni di recupero del materiale galleggiante dallo specchio lacustre del Sebino il 30 settembre tramite la società Mpl.

Molte più alghe e meno tronchi: il bilancio del lavoro del battello spazzino

Un'attività annuale, quella coordinata dall'Autorità di bacino lacuale dei laghi d'Iseo, Endine e Moro: il bilancio parla di 1.028 tonnellate di alghe (147 tonnellate in più rispetto al 2020) e di 540 tonnellate di legname (meno della metà se il dato viene confrontato con quello relativo allo scorso anno) recuperate dai battelli spazzini rispettivamente dalle aree del basso lago e della foce del fiume Oglio tra Costa Volpino e Pisogne. Il materiale recuperato è stato trasportato e conferito in un’azienda bresciana per lo stoccaggio e lo smaltimento.

"Ancora una volta devo ringraziare la società Mpl per la presenza costante sul lago, al fine di risolvere i vari problemi derivanti dalla presenza del materiale in acqua, non ultimo il pericolo per la navigazione dei battelli e delle imbarcazioni di pescatori e turisti – ha ribadito Alessio Rinaldi, presidente di Adb – I cambiamenti climatici in atto in questi anni, con temporali violenti ed improvvisi, e le temperature in rialzo dalla media stagionale estiva ci obbligano a tenere sempre sotto osservazione qualsiasi situazione. Grazie a una convenzione con la Provincia di Brescia, che ha ottenuto un contributo di un milione di euro dalla Regione Lombardia, riusciremo a breve a mettere a disposizione del lago altri mezzi, per potere essere maggiormente efficaci ogni volta che il problema si ripresenterà".

Le attività di recupero, trasporto e smaltimento del materiale prevedono ogni anno l'investimento di 450mila euro, suddiviso in parti uguali tra le due province interessate e l'Autorità di bacino.

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