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Metro più sicura a Brescia grazie alle telecamere che trasmettono immagini live

In questo modo le riprese live consentono una migliore visualizzazione degli spazi interni dei treni, capace di coprire tutti i punti e con una messa a fuoco particolarmente nitida

Metro più sicura a Brescia grazie alle telecamere che trasmettono immagini live
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Metro più sicura a Brescia grazie alle telecamere che trasmettono immagini live.

Immagini live della Metro grazie alle telecamere a circuito chiuso

Strumenti sempre più innovativi per migliorare la sicurezza: la metropolitana di Brescia prosegue nel suo percorso di investimento tecnologico. Ultime arrivate in ordine di tempo sono le nuove telecamere a circuito chiuso Live, in grado di garantire un'immediata comunicazione in tempo reale.

In questo modo le riprese live consentono una migliore visualizzazione degli spazi interni dei treni, capace di coprire tutti i punti e con una messa a fuoco particolarmente nitida.

Come funziona

Le immagini ad alta definizione vengono trasmesse direttamente dal treno al PCO, la centrale operativa ubicata nel Deposito Metro di via Leonida Magnolini a Brescia. Un videowall, composto da dodici monitor da 55” e appositamente configurato, visualizza le informazioni provenienti dai flussi video delle telecamere del sistema di videosorveglianza del treno, rendendole disponibili all’operatore di servizio. È possibile scegliere una sequenza di camere da visualizzare ciclicamente in un riquadro (carosello) o mostrare nel riquadro la registrazione relativa a un intervallo temporale specifico. Il videowall consente di visualizzare anche le telecamere delle stazioni e del deposito, oltre che il sinottico di controllo della circolazione treni, al fine di presidiare ogni punto della linea della metropolitana.

Il sistema è stato installato su tutta la linea della Metropolitana, dal capolinea Prealpino alla stazione di Sant’Eufemia per una lunghezza di circa 14 km, e nel Deposito dei treni, negli spazi sia esterni sia interni. La flotta di treni si compone di 18 veicoli caratterizzati rispettivamente da tre carrozze ciascuno a cui sono stati installati due antenne veicolari (in testa e in coda) e due dispositivi di rete (in testa e in coda).

L’architettura del sistema radio wi-fi terra-treno per la digitalizzazione e trasmissione delle immagini provenienti dal sistema di videosorveglianza di bordo e la loro visualizzazione su postazioni operatore situate al PCO è stata progettata da Brescia Infrastrutture e realizzata da Hitachi Rail – Ground Transportation System (ex Thales Italia Spa).

In precedenza, i treni della metropolitana contavano su sei telecamere (due per vagone) che inviavano le immagini ad un registratore poi scaricate e controllate al termine del servizio. Il nuovo sistema consente di trasmettere al PCO, per poter essere visionate in tempo reale, le immagini delle 14 telecamere digitali in alta definizione installate su ogni treno senza interruzione di segnale e ad una velocità di oltre 200 Mbps (Megabit per secondo).

L’infrastruttura di bordo treno è costituita da un codificatore (encoder) per la conversione su rete IP dei flussi analogici delle telecamere a bordo e un raccoglitore (switch ethernet) dei dati provenienti dalle telecamere, quella di terra da dispositivi di rete che consentono l’accesso wireless e una rete in fibra ottica.

La centrale operativa è dotata di piattaforma software centralizzata di monitoraggio e gestione del sistema TVCC (sistema televisivo a circuito chiuso) e sistema wireless di terra-treno e un server di registrazione flussi TVCC di bordo per l’archiviazione e la visualizzazione delle immagini nonché la gestione del sistema radio. Il sistema di supervisione era una piattaforma già in uso nella Metro di Brescia per il monitoraggio di videosorveglianza delle telecamere di terra, ma ora viene espanso aggiungendo due nuove postazioni rispettivamente al PCO e al PCS per la gestione del sistema di videosorveglianza di bordo treno e per la supervisione della rete WiFi di trasporto.

Il costo complessivo dell'opera

L’importo dell’opera è di 2.074.284,16 € ed è stato integralmente finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a valere sul Fondo di Sviluppo e C

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