No alla guerra

“Messaggi di pace”, grande partecipazione alla marcia per dire “No” alla guerra

Importanti parole di speranza da parte dei più piccoli, seguiti dal primo cittadino, dal dirigente dell'Istituto Comprensivo e da don Mattanza.

“Messaggi di pace”, grande partecipazione alla marcia per dire “No” alla guerra

Si è svolta nella serata di ieri (giovedì 17 marzo) a Capriolo alla marcia Messaggi di Pace, numerosi i partecipanti, perlopiù bambini.

Una voce unica contro la guerra

Organizzata dal comune, dall’oratorio S.Luigi e dall’Istituto Comprensivo “Aldo Moro”. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale era presente il sindaco Luigi Vezzoli, per l’oratorio il parroco don Giuseppe Mattanza e per l’Istituto Comprensivo il preside Fernando Magri. A parteciparvi anche la scuola Montessori e l’asilo Il Castello. Presenti Protezione Civile, carabinieri e polizia locale.

Le tappe

É stato seguito il seguente percorso: partenza da via Fossadelli fuori dalla secondaria di primo grado dove alcuni ragazzi hanno letto dei messaggi di pace, passando poi per via Urini, piazzale Marconi, via Vittorio Emauele, via Balladore, piazza Garibaldi, via Battidora, via V.Emanuele e piazza Caduti sul Lavoro dove si trova palazzo municipale. Qui è stata organizzata dalla Pro Loco un’esibizione in collaborazione con l’Accademia di Musica: inizialmente è stata fatta sentire una sirena e, in risposta, hanno fatto sentire quattro canzoni.

Interventi

Ad intervenire nel corso dell’ultima tappa davanti al comune sono stati i più piccoli, seguiti dal primo cittadino, dal dirigente scolastico e da don Mattanza.

I più giovani

“C’è sempre uno spiraglio di luce e quello spiraglio di luce è la speranza. La speranza che finisca tutto presto. Tutti noi cittadini dobbiamo mandare dei segnali di vicinanza alle popolazioni vittime di guerre far capire loro che anche noi come loro viviamo nella speranza che tutto questo finisca”.

“Mi rivolgo a tutte le persone che, pur non avendo fatto nulla, sono costrette a vivere questo inferno. Nessuno pensava che nel 2022 ci fosse gente che fa ancora la guerra. Mi piacerebbe condividere con voi una frase tratta da un libro che sto leggendo in questo periodo che recita “Magari non riuscirai a fargli cambiare idea ma se tieni a mente che non sarai solo, vincerai tu.”

Il primo cittadino

“Guardarvi da qui è emozionante – ha esordito –  Sono tante le persone che hanno risposto a un semplice richiamo. Ci siamo trovati con la scuola e il don un pomeriggio in due ore chiedendoci cosa avremmo potuto fare per la guerra oltre ad accogliere i profughi. Abbiamo trovato questa soluzione silenziosa ma molto forte, insieme quindi possiamo fare qualcosa per contrastare questa guerra che sta devastando tante persone che non centrano proprio nulla con quelle che sono le loro ideologie. Noi non sappiamo chi ha torto e chi ha ragione, io e noi tutti sappiamo solo che la guerra e le armi hanno sempre torto. Speriamo che tutto questo finisca molto velocemente soprattutto per le tante mamme e bambini che stanno arrivando dalla guerra con tanta paura negli occhi.”

Dirigente scolastico

“Che cosa possiamo fare noi di fronte alla tragedia che si sta compiendo? Ciascuno di  noi nel suo piccolo poco, però questa  moltitudine di persone, il poco di tutti diventa tanto. Questa piazza deve diventare un cassa di risonanza, un grido di No alla guerra Si alla pace, unito a tutte le altre piazze che ci hanno preceduto e che ci seguiranno, diventa una voce unica, un coro, un urlo. Il mio pensiero va alle vittime di questa tragedia, alcune di loro sono già presenti fra noi. Il nostro compito attuale e futuro è di accoglierle fare in modo che si sentano ben volute a aiutate a non pensare tanto alla tragedia”.

Don  Mattanza

“Una piazza stracolma, tanta gente, soprattutto tanti bambini, ragazzi e genitori. Sono il futuro, noi siamo qua per gridare a tutti con la nostra presenza che vogliamo futuro per i nostri amici dell’Ucraina, futuro per l’Europa. Siamo in una piazza storica che è il cuore e il centro del nostro paese che ha scritto la storia di Capriolo, questa piazza diventa storica ogni volta che viene abitata da qualcosa di bello come è questa sera, da centinaia di cuori che gridano a tutti Vogliamo la pace siamo per la pace. Alla fine a vincere sarò soltanto il bene, siamo qui per questo e lo diciamo a tutti con gioia e con convinzione”.