Massimiliano Giansanti alla guida del Copa a Bruxelles, Garbelli: "Da Brescia massimo supporto"
Giovanni Garbelli: “È un fatto importante che un presidente di una federazione italiana vada a Bruxelles a rappresentare da un lato tutti gli agricoltori europei e dall’altro i nostri valori e le nostre idee"
Massimiliano Giansanti alla guida del Copa a Bruxelles, Garbelli: "Da Brescia massimo supporto".
Alla guida del Copa a Bruxelles Massimiliano Giansanti
Grande soddisfazione anche a Brescia per l’elezione di Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura, alla guida del Copa a Bruxelles, l’associazione che riunisce le principali organizzazioni professionali agricole, rappresentando oltre 22 milioni di agricoltori europei.
Sabato mattina (s8 settembre 2024) il presidente bresciano Giovanni Garbelli lo ha incontrato per complimentarsi allo stand di Confagricoltura al G7 Agricoltura, in corso sull’isola di Ortigia in Sicilia. D’altronde si tratta di un percorso e di una candidatura che Brescia ha da sempre sostenuto e spinto, per questo la nomina è ancora più significativa.
“È un fatto importante che un presidente di una federazione italiana vada a Bruxelles a rappresentare da un lato tutti gli agricoltori europei e dall’altro i nostri valori e le nostre idee – afferma Giovanni Garbelli -. Questa è la dimostrazione che la serietà, il lavoro incessante e la competenza alla fine pagano sempre, questa è la dimostrazione dell’impegno continuo di Confagricoltura, che continuerà anche a Bruxelles, dove si decide il futuro dell’agricoltura. Per questo da Brescia gli assicuriamo da subito massimo supporto. È un percorso che noi imprenditori agricoli e dirigenti bresciani abbiamo condiviso e voluto sin da principio, da quando si è iniziato a parlare di questa opportunità. Giansanti oggi è il primo rappresentante dell’agricoltura italiana Bruxelles e il fatto che sia di Confagricoltura ci rende molto orgogliosi e fiduciosi”.
Incontrando Garbelli e gli altri rappresentati dell’organizzazione a Ortigia, Giansanti ha affermato che:
“L’Europa agricola deve tornare forte, in grado di competere con Stati Uniti e Cina sui mercati globali”.
Le priorità
Tre sono ora le priorità: la revisione della Pac, la difesa del reddito degli agricoltori e la garanzia della reciprocità negli scambi commerciali con i Paesi terzi, perché, ha detto:
“I nostri concorrenti devono essere allineati agli standard Ue sulla sicurezza alimentare e sulle condizioni di lavoro. È poi necessario cambiare la narrazione sull’agricoltura e la produzione di cibo, promuovendo una comunicazione basata sulle evidenze scientifiche e sulla corretta informazione ai consumatori”.
Soddisfazione è stata espressa anche da tutti gli addetti del settore e dal Governo, a partire dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, a trent’anni dall’ultima presidenza italiana.