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Marzani protagonista in tv a Geo su Rai 3

Il clarense, che si è trasferito in Valvestino, stato l’artefice della rinascita del fagiolo autoctono

Marzani protagonista in tv a Geo su Rai 3
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Da Chiari alla Valvestino. Un clarense in televisione, su Rai 3. A lui il merito di aver salvato il "fagiolo magico".

Marzani protagonista in tv a Geo su Rai 3

Un clarense su Rai 3. Massimo Wainer Marzani è apparso, negli scorsi giorni, su Geo (ancora disponibile su Rai Play), noto programma documentaristico che tratta argomenti che vanno dalla cultura al clima, dagli animali alle nuove tecnologie, passando per la natura e la gastronomia, fino all'attualità. Marzani è stato protagonista in un bellissimo servizio sulla Valvestino, in qualità di promotore della rinascita del fagiolo autoctono, la cui coltivazione, anche grazie a lui, non è andata persa.

Il fagiolo della Valvestino, infatti, è una varietà locale della specie «Coccineus» originaria dell’America del Sud, e introdotta nel XVII secolo nell’omonima valle, nell’Alto Garda bresciano. La sua caratteristica principale riguarda la colorazione dei semi, molto accesa, che varia dal rosa al viola e, proprio per la sua bellezza, in passato è stato utilizzato spesse volte come pianta ornamentale più che come alimento.
Marzani, classe 1960, dopo essersene innamorato, circa 18 anni fa ha acquistato una casa in Valle e dalla pensione ci trascorre le sue giornate.
«Ho recuperato i fagioli da una piccola attività agricola e mi sembrava oltraggioso mangiarli, così ho deciso di conservarli e piano piano creare un piccolo orto per la produzione».
Negli anni, però, anche grazie alla collaborazione con il Consorzio Forestale Terra tra i due Laghi e con l’attenzione di Marilena Massarini la coltivazione del fagiolo è ritornata fiorente.
«Questo è il mio personale contributo alla botanica - ha proseguito Marzani - Lo chiamo “fagliolo magico” e in molti sono tornati ad occuparsi di lui come in passato. E’ interessante perché andando a ritroso nel tempo si è anche ricostruita la sua storia, legata alle Americhe, e l’arrivo in Europa grazie ad Amerigo Vespucci. Inizialmente questo fagiolo era poco apprezzato, veniva considerato “cibo volgare”, si pensava che potesse causare una digestione problematica. Invece, al contrario di altre specie, ha molti benefici ed è più leggero. Inoltre, contiene meno grassi ed è particolarmente apprezzato anche da coloro che generalmente hanno delle intolleranze».
Insomma, non ci sono dubbi: se questo buonissimo fagiolo non è andato perso per sempre è anche merito di Marzani.

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