Mal'Aria, Brescia tra le città più inquinate, l'assessore Camilla Bianchi: "Dati non ci sorprendono"
"È proprio questa consapevolezza che ci ha spinto a voler aprire un percorso partecipato e condiviso per arrivare alla redazione del Piano Aria e Clima che affronti in modo completo e sistemico questa tematica che è sempre stata a cuore al Comune di Brescia"

Mal'Aria, Brescia tra le città più inquinate, l'assessore Camilla Bianchi: "Dati non ci sorprendono".
Mal'Aria:"Dati che non ci sorprendono"
L'assessore all'Ambiente del comune di Brescia Camilla Bianchi replica ai dati pubblicati da Legambiente nell'annuale report Mal'Aria 2025:
"I dati ci sono noti e non ci colgono di sorpresa. È proprio questa consapevolezza che ci ha spinto a voler aprire un percorso partecipato e condiviso per arrivare alla redazione del Piano Aria e Clima che affronti in modo completo e sistemico questa tematica che è sempre stata a cuore al Comune di Brescia. Per poter comprendere nella loro complessità i dati in tema, va evidenziato che le riduzioni indicate nel Report fanno riferimento alle concentrazioni misurate alle centraline e non alle emissioni nel territorio comunale. Questo aspetto è stato da tempo posto all’attenzione della cittadinanza nell’ambito del 2 ° Rapporto dell’Osservatorio Aria Bene Comune del 2023 pubblicato sul sito web del Comune di Brescia, che dedica un capitolo alla presentazione dei risultati dello studio realizzato dall’ unità di Modellistica Ambientale del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’Università di Brescia avente come oggetto la valutazione modellistica del contributo delle emissioni antropiche sulla formazione e accumulo delle concentrazioni di PM10 e NOx nella Pianura Padana ed in particolare nella territorio bresciano".
Di seguito si presentano i risultati di dette simulazioni realizzate per i capoluoghi di provincia.
Figura − Impatto dei diversi gruppi emissivi sulle concentrazioni di PM10 per i diversi capoluoghi lombardi.

Nella figura che segue si riporta l’origine geografica delle emissioni che determinano le concentrazioni di polveri fini nel territorio del Comune di Brescia.

Figura − Impatto della distribuzione spaziale delle emissioni da riscaldamento domestico sulle concentrazioni di PM10 sul comune di Brescia.
Lo studio
"Questo studio evidenzia come i fenomeni che determinano le concentrazioni di polveri fini siano complessi e riguardano una ampia area geografica intorno al Comune di Brescia. Per questo motivo nell’ambito del PAC questo studio verrà ripetuto ed aggiornato con le emissioni degli ultimi anni, aspetto questo che ci consentirà di vedere il trend rispetto allo studio precedente e quindi quali siano le sorgenti che maggiormente generano inquinamento da polveri fini che, come riportato nel grafico di cui sopra, sono per lo più poste all’esterno del territorio comunale".
"E, proprio per quanto sopra riportato, appare chiaro come il percorso del Pac si inserisca all’interno di un contesto di lavoro del Comune di Brescia che da anni si sta interrogando e sta agendo per contrastare, entro i limiti di nostra competenza, gli effetti dell’inquinamento atmosferico. Gli sforamenti delle colonnine di rilevamento sono innegabili, ma altrettanto innegabile è il miglioramento progressivo della qualità dell’aria a Brescia negli ultimi anni. Un miglioramento che non è veloce quanto si vorrebbe, ma che corrisponde a precise scelte che la nostra città sta mettendo in campo da tempo. Ma le iniziative, per quanto sopra chiarito con la modellistica matematica, devono interessare anche un ampio territorio intorno al capoluogo per avere risultati significativi".
"Non più tardi di sabato scorso abbiamo chiamato a Brescia gli amministratori impegnati nella transizione ecologica di Milano, Bergamo e Verona proprio per fare sistema intorno a questa tematica, ben consapevoli che Brescia da sola non può risolvere il problema della qualità dell’aria. Inoltre, anche a partire dalla consapevolezza della figura sopra riportata il prossimo 8 febbraio sono state invitate tutte le 205 amministrazioni locali della Provincia di Brescia, in salone Vanvitelliano. Oltre 40 amministratori e amministratrici si sono già iscritti con l’obiettivo di confrontarsi insieme su azioni concrete in modo da contribuire localmente al miglioramento della qualità dell'aria e al contrasto e alla prevenzione degli eventi estremi del cambiamento climatico, accompagnati e facilitati dagli esperti degli Stati Generali dell'azione per il clima. Brescia sta facendo la propria parte con convinzione, anche cercando di creare un sistema di amministrazioni lombarde che collaborino in nome del bene comune. Affrontare l’inquinamento dell’aria a livello regionale, e non solo locale, è però l’unica strada per vedere risultati tangibili. In attesa che Regione Lombardia aggiorni al più presto il Piano Regionale Interventi Qualità dell’Aria, dopo le audizioni a cui abbiamo portato il nostro contributo attivo il 20 gennaio, noi continueremo a lavorare per fare la nostra parte".