Maggioranza e minoranza corrono su due binari diversi
Il Consiglio comunale è stato teatro dell’ennesimo scontro tra gli amministratori che non riescono a trovare un terreno d’intesa

Maggioranza e minoranza a Milzano sono destinate a correre su due binari paralleli destinati a non incontrarsi mai.
Al centro due interrogazioni portate dalla minoranza
Questo si evince con chiarezza dall’ultimo Consiglio Comunale dove le indiscusse protagoniste sono state due interrogazioni firmate dalla minoranza guidata da Massimo Giustiziero. La prima verte sulle dichiarazioni offensive, "lei è ridicolo", "non spreco neanche una parola a risponderle", e contraddittorie rese dal sindaco Sandra Filippini nel Consiglio Comunale di dicembre e in merito a quanto scritto sul giornalino che abitualmente le amministrazioni compilano per mostre ai cittadini quanto fatto durante l’anno. In particolare Giustiziero sottolinea la frase "...programmazione approssimativa da parte della precedente Amministrazione..." che avrebbe causato ritardi nel completamento della realizzazione della Circonvallazione. La frase imputata fa riferimento al «contenzioso» che avrebbe potuto esserci con il Consorzio irriguo in quanto nel progetto mancava una canalina atta a portare l’acqua nei campi, l’argomento è stato ampiamente trattato nel numero di Manerbio Week uscito venerdì 30 agosto. Nella sua esposizione Giustiziero, oltre a sottolineare il linguaggio poco appropriato ad un Consiglio Comunale, ha continuato a chiedere da cosa fosse determinata la programmazione approssimativa di cui lo si imputa. Il sindaco Filippini ha taglia corto:
"Questa interrogazione è stata accettata solo per dare alcune delucidazioni riguardo a tale termine che è normato dall’articolo 20 del Consiglio comunale: “Le interrogazioni sono volte ad acquisire informazioni e spiegazioni in ordine ad un determinato fatto, anche per sapere se e quali provvedimenti il sindaco o la giunta comunale abbiano adottato o intendano adottare in relazione ad uno specifico fatto, cioè un avvenimento, azione o evento, è qualcosa di reale e concreto che può essere osservato e verificato”. Quello che chiedete non è riferito ad un fatto, ma è solo un’opinione del consigliere Giustiziero riguardante una mia opinione, pertanto non riferita ad un fatto. Preciso pertanto che future interrogazioni che non rispondano ai criteri formali e sostanziali previsti dal regolamento verranno respinte e non saranno inserite all’ordine del giorno".
La risposta non ha soddisfatto Giustiziero e neanche il consigliere Carlo Prestini che hanno protestano animatamente, ma Filippini non è arretrata di un passo, inoltre l’argomento "circonvallazione e ritardi vari nella sua realizzazione" è stato ampiamente dibattuto e non vuole continuare a ripetersi. La seconda interrogazione verte sull’abolizione del comma 5 dell’articolo 9 del regolamento del Consiglio comunale e sull’intervento del vicesindaco nell’assemblea di aprile. L’articolo 9 è stato abolito perché "colpevole" di generare dibattiti sterili e talvolta conflittuali, infatti è l’articolo che permetteva di prendere la parola in ogni momento dell’assemblea cittadina per parlare di qualsiasi cosa e non attenersi all’ordine del giorno. «L’abrogazione del comma 5 dell’articolo 9 del regolamento consiliare è risultato completamente priva di logica e contraddittoria, quando afferma che:
“il comma 5 viene abrogato perché non in linea con il decoro e contraria con la nostra visione di collaborazione. Oltre alla evidente confusione nel contenuto, è grave che proprio Lei, che si pone a difesa del decoro istituzionale finisca per svilire il dibattito democratico offendendo la minoranza. I comportamenti della Sua amministrazione evidenziano una strategia sistematica di limitazione del ruolo della minoranza",
ha sottolineato Giustiziero. Pronta la replica di Filippini:
"Per noi la collaborazione è un valore fondamentale ed essenziale per il benessere della comunità, come dimostrato dall’atteggiamento costante di apertura e disponibilità al dialogo che abbiamo sempre mantenuto nonostante i suoi continui attacchi poco rispettosi e con contenuti denigratori, quali proposte e suggerimenti concreti e propositivi avete fatto in questi due anni?".
L’assemblea è stata piuttosto caotica e quello che emerge con forza è che le due fazioni hanno idee precise che stanno portando avanti con decisione, un punto d’incontro all’orizzonte non si vede, Giustiziero continua ad invocare un’assemblea pubblica per sciogliere tutti i nodi, Filippini non ci pensa e vuole continuare ad investire le sue energie lavorando per Milzano.