Made in Italy e solidarietà: Coldiretti dona a chi ha bisogno
Decine di pacchi alimentari sono stati donati ai Comuni, da destinare alle famiglie in difficoltà. Non un gesto di facciata, ma un appuntamento ormai fisso con la solidarietà condita dal desiderio di valorizzazione i prodotti d’eccellenza del territorio.

Agricoltori in prima linea per aiutare le famiglie in difficoltà e «rilanciare al contempo il ruolo chiave dell’agroalimentare nella ripresa economica e sociale dei nostri territori, rafforzando il legame le istituzioni e i cittadini bresciani». Questi gli obiettivi di «A sostegno di chi ha più bisogno», l’iniziativa solidale promossa da Coldiretti, Campagna Amica e Filiera Italia che nei giorni scorsi si è nuovamente concretizzata nella consegna di pacchi alimentari a diverse Amministrazioni della provincia di Brescia.
Made in Italy e solidarietà: Coldiretti dona a chi ha bisogno
Non un gesto di facciata. Quello di Coldiretti infatti è diventato un appuntamento fisso con la solidarietà condita dal desiderio di evidenziate il valore etico dell’agricoltura e valorizzazione i prodotti d’eccellenza del territorio: i pacchi infatti contengono prodotti agroalimentari di altissima qualità e al 100% Made in Italy dalla pasta ai legumi, dalla passata di pomodoro al prosciutto crudo, dalla farina al Grana Padano e al Parmigiano Reggiano, dal Provolone al latte UHT, dall’olio extra vergine di oliva alla mortadella, dalla carne in scatola ai biscotti per bambini e agli omogeneizzati.
«Crediamo in questa evoluzione e lo abbiamo dimostrato anche con la recente istituzione, all’interno dell’attività di Coldiretti Brescia, di una consulta dedicata proprio alla solidarietà», è il commento di Valter Giacomelli, presidente di Coldiretti Brescia, il cui sodalizio a Pasqua 2021 aveva donato oltre 80 tonnellate di alimenti a Comuni, parrocchie e associazioni per rispondere ai bisogni di centinaia di famiglie che più di altri avevano pagato le conseguenze economiche e sociali della pandemia. «L’iniziativa vede la partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del Paese per dare un segnale di speranza alle fasce più deboli della società, soprattutto in questo momento di nuovi timori per il futuro, con la pandemia che è tornata a fare paura per la variante Omicron».
La distribuzione













La distribuzione ha preso il via due settimane, a Lonato, e successivamente in molti altri pacchi alimentari sono stati (o verranno) consegnati in diversi altri Comuni della provincia di Brescia, dalla Vallecamonica alla Bassa bresciana.
Franciacorta
In Franciacorta Coldiretti ha distribuiti i suoi doni alle realtà di Cazzago, Paratico, Capriolo, Erbusco, Rovato, Adro, Passirano, Coccaglio, Chiari, Cologne e Palazzolo.
«Tutti i presidenti di sezione hanno aderito, coinvolgendo i Comuni, le parrocchie o la Caritas per la distribuzione - ha sottolineato Luigi Biolatti, consigliere provinciale di Coldiretti nonché guida della sezione erbuschese - L’intento è arrivare alle fasce più deboli, ai nuclei famigliari che stanno ancora soffrendo a causa dell’emergenza in corso. Cosa c’è di meglio, da parte degli agricoltori, che regalare del cibo sicuro e di prima qualità?».
Un bel gesto che è stato molto apprezzato dalle comunità.
«Grazie a Coldiretti che tramite il suo responsabile di zona e nostro concittadino Claudio Faccoli ha inteso donare, come ogni anno, generi alimentari di eccellenza per i più bisognosi. Grazie a nome della comunità per la generosa sensibilità. L'ufficio Servizi sociali provvederà alla distribuzione», questo il commento dell’Amministrazione di Coccaglio.
«Ringrazio di cuore Coldiretti, nella persona del suo presidente della sezione locale di Palazzolo, Fabrizio Facchetti, per la consueta attenzione ai bisogni della nostra comunità e in particolare di chi versa in condizioni di maggior disagio - ha commentato invece il sindaco palazzolese Gabriele Zanni - Nella stessa giornata sono stati consegnati a cura dei servizi sociali i primi pacchi confezionati a un paio di famiglie».
A Erbusco
Aiutare le famiglie in difficoltà significa anche fare rete e promuovere sinergie tra le diverse realtà territoriali. Ne è convinta l’assessore comunale ai Servizi sociali Renata Pangrazio, che ha spiegato la decisione di affidare la consegna dei pacchi donati da Coldiretti alla Caritas di Erbusco.
«La Caritas ha un elenco di persone con necessità alimentari - ha precisato - In questo modo le risorse vengono ottimizzate. Ringrazio Coldiretti per l’attenzione e la Caritas per l’impegno costante, che non si è mai fermato neanche durante il lockdown: magari la consegna veniva effettuata da altri (carabinieri, Protezione civile, Croce Rossa), ma le volontarie hanno sempre continuato a darsi da fare».
Per quanto riguarda la situazione attuale, l’assessore ha aggiunto che le richieste d’aiuto in questo momento sono stabili.
«Non assistiamo a un picco di difficoltà come era avvenuto nel 2020, ma i bisogni ci sono sempre - ha spiegato - Per fortuna c’è anche uno sforzo costante da parte dei Servizi sociali e delle associazioni che operano nel settore, tra cui la Caritas. Ora l’attenzione è alta sul tema degli aumenti delle bollette e dei costi delle materie prime, che avranno inevitabilmente un impatto sulle famiglie e sulle attività. Dovremo essere pronti ad aiutare le persone che avranno bisogno di aiuto. C’è grande sensibilità a livello politico, sia come ambito che come Comune».
Nella Bassa
La solidarietà di Coldiretti è arrivata anche nella Bassa: a San Paolo, Manerbio, Montirone, Borgo San Giacomo, Azzano Mella , Pontoglio, Urago, Rudiano, Comezzano Cizzago, Castelcovati, Castrezzato (e la lista ancora si allunga), le cui Amministrazione hanno preso in carica i «doni» da distribuire alle famiglie tramite parrocchie, Caritas e Servizi sociali.