La prova estrema

L'impresa di Delbarba: sulla Trentapassi per 17 volte consecutive

Il 49enne di Torbiato di Adro ha conquistato l’Everesting, superando l’altitudine dell’Everest

L'impresa di Delbarba: sulla Trentapassi per 17 volte consecutive
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C’è chi d’estate pensa alla tintarella e al relax, e chi invece non ce la fa a stare fermo e preferisce di gran lunga approfittare delle ferie per vivere nuove stimolanti avventure. E’ il caso dell'ultratrail runner di Torbiato Stefano Delbarba, che dopo la straordinaria impresa compiuta al Tor des Géants nel 2022 e il titolo di campione italiano alla Cursa di ciclopi (gara estrema di 552 chilometri in Sicilia) conseguito a fine aprile, lo scorso weekend ha conquistato l'Everesting.

L'impresa di Delbarba: sulla Trentapassi per 17 volte consecutive

Ma che cos'è l'Everesting? Sostanzialmente, significa scalare una cima più volte fino a raggiungere o superare l'altitudine dell'Everest (8.848 metri). Il carpentiere, che lavora alle dipendenze della ditta Cobresa di Corte Franca, è salito per 17 volte consecutive sulla cima Trentapassi sfiorando i 9.000 metri di dislivello in 96 chilometri totali, tutto questo in poco più di una giornata. Un’impresa eccezionale, anche se l’intento del 49enne adrense era ancora più ambizioso.

In realtà l'obiettivo era un altro. Ero partito con un mio amico per fare un certo numero di risalite, ma come può capitare a un certo punto lui non è stato bene ed ero indeciso se continuare da solo o meno. Poi, quando stavo per lasciar perdere, ho incontrato Sergio Ardesi, il presidente del

la società New Athletic Sulzano (che tra l'altro mi ha fatto le foto in vetta all'ultimo giro) e mi ha detto a quanto dislivello ero arrivato, ossia 8.420 metri, spiegandomi che se avessi fatto ancora un giro avrei conquistato l'Everesting... E così ho fatto.

Il 49enne è consapevole che qualcuno potrebbe trovare strano tutto questo, ma per lui non lo è affatto.

Stare sul divano tutto il giorno a guardare il cellulare o andare abitudinariamente al bar a fare aperitivi, questo per me non è normale. E’ una questione di scelta, ognuno passa il proprio tempo libero come vuole e va rispettato, poi c'è chi lo passa a criticare e giudicare ma questo è un altro discorso».

Ma non è finita

Di certo, le critiche e i pettegolezzi non sono in grado di fermarlo.

Il mio prossimo obiettivo? Tra un mese ci sarà l'Adamello Ultra Trail, è stata la mia prima gara Ultra e ci sono affezionato. Questa sarà la mia quinta volta, la quarta da 170 chilometri e se ci vado ancora è perché è una gara veramente fantastica. Ovviamente ci saranno la Cobresa e l'Ediltre che mi accompagneranno, squadra che vince non si cambia.

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