Provaglio d'Iseo

Le Torbiere del Sebino sono ora più accessibili

La strada che conduce al punto di avvistamento dell’avifauna è stato risistemato e allargato per farci arrivare tutti

Le Torbiere del Sebino sono ora più accessibili
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Inaugurato il nuovo percorso che parte dal Centro accoglienza visitatori di Iseo e porta alla torretta didattica.

Le Torbiere del Sebino sono ora più accessibili

Rendere le Torbiere del Sebino accessibili a tutti. E’ con questo obiettivo che il percorso che parte dal Centro accoglienza visitatori di Iseo e porta alla torretta didattica di avvistamento dell’avifauna è stato risistemato e allargato, per fare in modo che proprio tutti possano arrivarci.

L’inaugurazione ha avuto luogo sabato alla presenza delle autorità di Iseo, Provaglio d’Iseo e Corte Franca, i tre comuni su cui gravita la Riserva naturale, e dell’ente gestore dell’area protetta, presieduto da Flavio Bonardi e diretto da Nicola della Torre. Dopo la presentazione del progetto "Una riserva naturale al servizio della comunità", il taglio del nastro cui hanno preso parte anche l’atleta paralimpica iseana Riccarda Ambrosi e la consigliera comunale di Provaglio Roberta Lazzaroni, a dimostrazione che il percorso è veramente aperto e accessibile a tutti. E poi la benedizione impartita dal vicario generale, monsignor Gaetano Fontana.

Un’occasione anche per presentare alle comunità i progetti portati avanti negli ultimi mesi, dalla riapertura di alcuni canali alle ripiantumazioni delle essenze dopo il lavoro di pulizia e taglio degli alberi pericolanti lungo la parte Nord della Riserva, quella confinante con la SpXI che collega Rovato a Iseo.

I lavori di sistemazione del percorso accessibile sono stati possibili grazie a un bando regionale. Con oltre 100mila euro sono state sostituite le vecchie rampe in legno con nuove rampe in acciaio zincato, sotto la torretta di avvistamento è stata creata una piattaforma raggiungibile e utilizzabile da tutti e, per arrivare fino al termine del percorso Nord, è stato posizionato dello stabilizzato.

Si tratta di un percorso di circa un chilometro, facile e pensato per tutti, sia per chi è in carrozzina, sia per gli anziani che per i disabili, sia per chi ha difficoltà a muoversi – ha commentato il direttore della Riserva – Prima per salire sulla torretta c’erano lo scale, mentre ora ci si può fermare anche sulla nuova piattaforma didattica, e da lì osservare l’avifauna delle Torbiere.

Il lavoro

I lavori di ripiantumazione, invece, sono stati cofinanziati sia da Regione Lombardia per 267mila euro, sia da Etifor per 76mila euro, sia dalla Riserva stessa per 35mila euro, e infine da Acque bresciane per 8mila euro. Al confine con la provinciale sono state messe a dimora 4.500 piantine. Non solo, sono stati creati 2mila metri quadrati di zone umide e aree per l’avifauna, è stato scavato un canale per la riproduzione di anfibi, insetti acquatici e libellule e sono state messe a dimora circa 4mila piante palustri. Il tutto per ristabilire e preservare la biodiversità. Il progetto non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di molti volontari e delle associazioni del territorio, cui è andato il grande «grazie» degli enti.

 

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