Le Gev provinciali tornano a vigilare sulle Torbiere del Sebino
Il servizio verrà riattivato dalla prossima settimana: le Guardie ecoloiche volontari su uniranno a quelle della Comunità Montana, già operative, e alle Guardie Particolari Giurate di tre associazioni ambientaliste con cui è già stato stipulato il contratto nei mesi scorsi.
A partire dalla prossima settimana la Provincia di Brescia riattiverà la vigilanza nella Riserva delle Torbiere del Sebino. Un servizio che sarà operato tramite le proprie Gev (Guardie ecologiche volontarie) che andranno a collaborare con quelle della Comunità Montana, già operative, e con le Guardie Particolari Giurate di tre associazioni ambientaliste con cui è già stato stipulato il contratto nei mesi scorsi.
Le Gev provinciali tornano a vigilare sulle Torbiere del Sebino
Le Gev sono volontari che si mettono a disposizione della collettività con lo scopo di tutelare un bene comune importantem ma fragile e la loro presenza è fondamentale per garantire il rispetto delle norme e dei divieti vigenti nella Riserva e per fornire informazioni a tutti i visitatori.
"Fin dall’avvio del mio incarico ho operato al fine di garantire un’adeguata vigilanza all’interno della Riserva delle Torbiere - ha commentato Giambattista Bosio, presidente della Riserva naturale delle Torbiere - Dapprima è stata stipulata una specifica convenzione tra ente gestore della Riserva e la Provincia di Brescia che prevede un servizio da parte delle Gev provinciali e ora sono state concordate anche le diverse modalità operative. Ringrazio gli amministratori della Provincia, ed in particolare il vice presidente Guido Galperti che, dopo un inevitabile blocco a causa della pandemia, si sono impegnati al fine di poter riavviare il servizio di vigilanza ecologica".
La Tutela del sito prima di tutto
"Stiamo inoltre valutando ulteriori misure utili a migliorare il servizio di vigilanza: essa è un bene comune a cielo aperto e solo entrando in punta di piedi e sottovoce come facciamo in una biblioteca, possiamo evitare il disturbo alle diverse specie che la popolano”, ha continuato Bosio spiegando come a fronte del lavoro di promozione svolto negli scorsi anni, oggi la Riserva delle Torbiere del
Sebino è una meta apprezzata e ricercata da molti visitatori.
Il carico antropico, incrementato dalle chiusure di altre mete turistiche in questo periodo di pandemia, è risultato effettivamente intenso in alcune giornate festive. Proprio al fine di favorire una fruizione più rispettosa della Riserva Naturale, il piano di gestione e il regolamento della fruizione pubblica sono tra i più restrittivi di tutta la Regione. Diverse aree della Riserva, quali ad esempio la zona delle Lamette, sono tra le poche in tutta la Lombardia, nelle quali è completamente vietato l’accesso all’uomo. Molti altri sono i divieti che tutti i visitatori devono rispettare tra i quali il divieto di ingresso con i cani, il divieto di pic -.nic ,l’ingresso con le biciclette, con l’eccezione del percorso ciclabile.