Broletto

Le elezioni del presidente della Provincia si terranno a gennaio

Slitta di qualche mese l'elezione, escluso l'80% dei candidati.

Le elezioni del presidente della Provincia si terranno a gennaio
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Slitta a gennaio il voto per l'elezione del presidente della Provincia.

In Consiglio

Questo quanto è emerso nel pomeriggio di ieri (lunedì 3 ottobre 2022) nell'ambito del Consiglio. Ad evidenziare il problema i consiglieri provinciali dei gruppi di centrodestra i quali in una nota congiunta che ha compreso anche le segreterie politiche della coalizione si sono così espressi:

 

“Prendiamo atto che la decisione del presidente Alghisi in merito alla convocazione delle elezioni provinciali per il Presidente è stata unilaterale e molto chiara: escludere a priori la stragrande maggioranza dei sindaci bresciani da tale prossima competizione elettorale. Alla nostra interrogazione ci è stato infatti risposto che tale tornata elettorale ricadrà sicuramente oltre novembre, depennando di fatto la stragrande maggioranza dei sindaci bresciani a prescindere dagli schieramenti politici. Se andiamo a sommare il numero dei sindaci che erano già automaticamente esclusi per via di una scadenza a brevissimo termine con quelli esclusi dalla decisione di Alghisi, di fatto per le prossime elezioni provinciali la scelta escluderà in automatico oltre l’80% degli attuali papabili candidati. Una scelta assolutamente legittima, sia chiaro, ma che comunque ci vede totalmente contrari. Come forze politiche e gruppi di centrodestra abbiamo scelto di sollevare il tema in consiglio provinciale non con l’intento di voler fare polemica ma con la limpida e trasparente volontà di un chiarimento e di una scelta che auspicavamo fosse il più possibile inclusiva. Dobbiamo invece e purtroppo constatare che la scelta della sinistra alla guida dell’istituzione provinciale è stata quella di escludere aprioristicamente decine di primi cittadini a di ogni schieramento: centrodestra, centrosinistra e civici. Le stesse motivazioni espresse dal presidente Alghisi per avvalorare questa sua scelta non possono che farci storcere il naso: ci è stato detto che per convocarle c’era poco tempo ma noi abbiamo sollevato questo tema ancora il mese scorso, ci è stato detto che anche nella precedente tornata per il Presidente il numero di candidati era esiguo ma riteniamo che perseverare nell’errore sei una scelta completamente sbagliata, ci è stato detto anche che l’attuale amministrazione intende concludere il lavoro svolto su questioni importanti come il ciclo idrico ma in primis ci domandiamo perché per concludere un lavoro di quattro anni servano in sordina gli ultimi mesi di mandato e a questo punto ci chiediamo anche come possa ritenersi valido l’operato di un ente che ha il suo presidente ormai scaduto. Il dato è uno: pur consapevoli che la legge presenta delle storture evidenti, resta evidente agli occhi di tutti che da parte della sinistra alla guida della Provincia è mancata la volontà politica di porvi rimedio”.

145 i Comuni al voto

Saranno 145 i Comuni che andranno al voto nella primavera del 2024. Al fine di consentire anche ai sindaci di questi comuni di candidarsi sarebbe necessario votare entro novembre. Il presidente Alghisi ha però spiegato che tale opzioni non è possibile dal momento che, per preparare il voto sono necessari almeno quaranta giorni.

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