"Le case mobili di Sassabanek per ospitare i profughi ucraini"
A proporre di impiegare le case mobili del camping della Sviluppo turistico lago d'Iseo, di cui il Comune ha le quote di maggioranza, è stato Progetto Iseo.
Anche Iseo si mobilita per l’accoglienza dei profughi ucraini in fuga dalla guerra. A chiedere di mettere a disposizione le case mobili del camping Sassabanek è il gruppo di opposizione Progetto Iseo.
"Le case mobili di Sassabanek per ospitare i profughi ucraini"
In queste ore sono in arrivo anche a Iseo decine di profughi dall'Ucraina e anche la Comunità di Iseo sta dando una risposta spontanea di grande solidarietà. Ma il problema maggiore è trovare un alloggio temporaneo per questi profughi, soprattutto donne, mamme e bambini. Fatte salve le procedure previste dalla legge, Progetto Iseo ha proposto al Comune (che da qualche settimana è azionista di controllo della società Sviluppo turistico lago d’Iseo Spa con il 56% circa del capitale, dopo aver investito 240 mila euro) di mettere a disposizione le case mobili di Sassabanek per la prima accoglienza.
"Ci chiediamo come mai l’Amministrazione non abbia ancora preso una posizione rilasciando una dichiarazione – ha evidenziato la capogruppo, Pieranna Faita – Secondo noi avrebbe dovuto farsi promotrice di una riunione con le associazioni per coordinare e organizzare l’accoglienza, ed eventualmente chiedere la disponibilità di alloggi ai privati. Ma a oggi (mercoledì, ndr) tutto tace".
Ci sono disponibili circa sessanta posti letto nelle case mobili di Sassabanek: le strutture sono al momento vuote in attesa che si apra la stagione ad aprile. "La sistemazione è più che dignitosa – hanno concluso da Progetto Iseo - In cambio il Comune potrebbe prevedere un ristoro alla società. Sarebbe un gesto molto utile e potrebbe alleviare almeno temporaneamente il dolore di questi nostri fratelli in fuga dalla loro terra invasa dall’esercito russo".