Coldiretti Brescia

La Vendemmia in Franciacorta comincia il 16 agosto

Si comincia a metà agosto con l'uva da vino Franciacorta e poi si andrà avanti fino a fine settembre per l'uva da rosso, nel bresciano alte aspettative per l'annata 2024

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Il settore vitivinicolo bresciano si prepara ad affrontare una stagione di vendemmia che promette di essere tanto impegnativa quanto gratificante. Nella giornata di martedì 30 luglio, Coldiretti Brescia ha organizzato all’interno dell'azienda vitivinicola Faccoli a Coccaglio, una prima campionatura dell’uva per fare una fotografia dettagliata della stagione vinicola 2024 fino ad oggi, delineando le sfide e le opportunità che attendono i viticoltori bresciani.

Il video della giornata e le intervista

Vendemmia 2024, come sarà l'annata per il vino bresciano

Il 2024 ha portato con sé condizioni climatiche impegnative per i vigneti bresciani. Fenomeni temporaleschi di forte intensità e un eccesso di precipitazioni durante la primavera e l'inizio dell'estate hanno causato problemi fitosanitari significativi, in particolare la peronospora. Questo ha comportato un aumento dei costi di produzione dovuto al maggiore impegno richiesto per contenere i patogeni. Nonostante queste difficoltà, il calo produttivo medio delle uve negli ultimi sei anni non ha superato il 5%. In particolare, il Lugana ha mostrato segni di recupero rispetto all'anno scorso, quando aveva registrato un calo del 40% sul 2022 e del 30% sulla media.

La produzione del 2024 si avvicina ai livelli del 2021 e 2022. La Franciacorta, invece, ha registrato una lieve diminuzione rispetto alla media e un calo del 15% rispetto alla vendemmia del 2023, che aveva visto un incremento del 30% sul 2022 e del 20% sulla media. Le altre DOC e IGT della provincia sono stabili e potrebbero rientrare nella media dopo un 2023 che aveva segnato un calo del 10% sul 2022 e del 3% sulla media.

Da sinistra il capo area tecnica di Coldiretti Brescia Simone Frusca, la Presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti, e Francesca Faccoli, titolare dell'azienda Faccoli

Il sole di queste ultime settimane però fa ben sperare i produttori, come Francesca Faccoli, enologa e titolare dell’azienda, che dopo aver misurato attraverso il refrattometro il grado zuccherino dell’uva delle proprie vigne, si è detta ottimista di poter cominciare la vendemmia già il 16 di agosto.

Ottimista, rispetto alla vendemmia che ci aspetta è anche la presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti. La giornata però è stata anche l’occasione per sottolineare come alcune norme proposte a livello europeo siano una minaccia il settore:

"Le nostre aziende godono di ottima salute, e noi stiamo spingendo per arrivare ad una semplificazione di tutti quelli che sono gli atti e i documenti che bloccano le loro esportazioni. Inoltre, dobbiamo lottare per cambiare il modo in cui oggi si parla del settore vitivinicolo. A causa di questa visione ideologica, infatti, oggi abbiamo il problema delle etichette: sulle quali dovremmo scrivere “nuoce gravemente alla salute” quando sappiamo che assolutamente un consumo consapevole del vino è molto diverso da un abuso".

Aspetti economici e aspettative di mercato

Dal punto di vista economico, il mercato del vino si presenta stabile o in leggero aumento rispetto al 2022. Come ha spiegato Simone Frusca, capo area tecnica di Coldiretti Brescia:

“i volumi di vendita sono aumentati del 12% circa rispetto al periodo pre-pandemico, con un incremento del fatturato del 28%. Ed il prezzo medio della bottiglia è aumentato del 5% rispetto al 2022 e del 12% dal 2019”.

Il mercato interno, che rappresenta circa l'80-85% del venduto, ha mostrato una leggera flessione rispetto al 2022, mentre l'export, che costituisce il 15-20% del mercato, è in crescita con un incremento di oltre il 20% rispetto al 2019. Il settore vitivinicolo lombardo si distingue anche per il suo impegno verso la sostenibilità economica, ambientale ed etica. Negli ultimi dieci anni, è stato uno dei settori con i maggiori investimenti, segnando un incremento ponderale di PLV del 110% dal 2016. Gli investimenti in certificazioni a basso impatto ambientale, come il biologico in Franciacorta e SQNPI in Lugana e altre zone, sono testimonianze di un impegno crescente verso la sostenibilità ambientale.

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