Franciacorta

"La Sciora" non c’è più: Rina si è spenta 94 anni

Storica ristoratrice di Erbusco, ha gestito la sua trattoria per 57 anni: i funerali saranno celebrati domani, sabato, alle 15.30

"La Sciora" non c’è più: Rina si è spenta 94 anni
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di Stefania Vezzoli

Anna Ghezzi, detta Rina è mancata ieri, giovedì 11 aprile. Aveva 94 anni. Per tutti rimarrà, per sempre, "La Sciora". I funerali sanno celebrati a Erbusco, sabato alle 15.30.

"La Sciora" non c’è più: Rina si è spenta 94 anni

Quando ero bambina, pensavo che mia nonna fosse una celebrità. Era impossibile andare in giro con lei senza che qualcuno la riconoscesse e la fermasse per stringerle la mano. Solo crescendo, ho capito quanto la sua figura, seppur magari non degna dei rotocalchi, fosse iconica per il suo territorio. All’anagrafe Anna Ghezzi, detta Rina, ma per tutti lei era "La Sciora", come il nome del ristorante che ha fondato il 16 marzo del 1957 a Erbusco.

Lei, che accoglieva sempre tutti con il sorriso e che mi ha insegnato a fare altrettanto, non c’è più. Ha chiuso gli occhi per sempre ieri mattina, giovedì, nella casa di riposo di Adro (suo paese d’origine), dove ha trascorso gli ultimi mesi, portando anche lì la sua solarità, il carattere gioioso e l’innata vocazione a stare in mezzo alla gente. Classe 1930, aveva festeggiato orgogliosamente i suoi 94 anni solo pochi giorni fa, il 29 marzo.

E’ stata una donna battagliera, la nonna. All’inizio il suo locale era bar e sala da ballo, erano gli anni Cinquanta, un periodo pieno di contraddizioni e difficoltà. Ne ha viste davvero di tutti i colori, eppure non si è mai persa d’animo. Non c’era spazio per la rabbia nel suo cuore, e nemmeno per il rancore. Ha lavorato tanto, senza mai contare le ore, conquistandosi la stima e l’affetto di molte persone.

In 57 anni "La Sciora" ha ospitato migliaia di banchetti: matrimoni, battesimi, cresime, comunioni e chi più ne ha, più ne metta. E che dire dei Veglioni di Capodanno, quando si ballava il liscio con l’orchestra e, in tempi più recenti, del karaoke? Generazioni di clienti sono passate nella trattoria, e Rina serbava memoria di ciascuno di loro. Quanti ricordi, a volte meravigliosi, altre dolorosi, ma tutti ugualmente incancellabili.

Nel 2015 il ristorante aveva chiuso i battenti (negli anni successivi si sono avvicendate altre gestioni, ma nessuna ha avuto grande fortuna): era stata per molti la fine di un’epoca, l’addio agli amati «cannelloni», il piatto indubbiamente più celebre della trattoria.

Per "La Sciora" era stata dura, ma nemmeno allora si era lasciata andare. Negli ultimi dieci anni si è dedicata alla famiglia, occupandosi dei suoi pronipoti da provetta nonna bis: lei che prima doveva sempre lavorare, improvvisamente ne aveva il tempo. Lucida fino alla fine, si è spenta come una candela, serenamente, circondata dall’affetto dei figli Oliviero, Vanni e Antonella, dei suoi amatissimi nipoti (tra i quali ci sono anche io) e degli adorati pronipoti.

Le esequie

La camera ardente è stata allestita alla Casa funeraria Falardi di via Rovato a Erbusco, mentre i funerali saranno celebrati domani, sabato, alle 15.30 nella chiesa di Santa Maria Assunta.

E’ difficile, forse impossibile, trattenere le lacrime. Ma le asciugo e cerco di sorridere, perché so che è questo che lei avrebbe voluto.

L'abbraccio della redazione

Ci stringiamo alla nostra Stefy, con suo marito e i bimbi, a Oliviero, a Gabri e Alex. Anche per noi, la nonna, è stata un mito. Continueremo a parlare di lei, a ricordarla e a immaginarla leggere il nostro giornale, come ha sempre fatto. Se n’è andata, ma non ci lascia.

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