di Gaia Bussadori
Il Consiglio comunale di Verolanuova ha visto affrontare un argomento «caldo» sentito da molti cittadini che riguarda una delle realtà associative del paese.
Sala della musica, perché è stata cambiata idea e dove sorgerà?
Progetto Verolanuova, il gruppo di minoranza guidato da Massimo Tolettini, vuole vederci chiaro. Oggetto di una interrogazione nell’ultimo Consiglio comunale, svoltosi, lo scorso mercoledì, è la prossima realizzazione della Casa della musica che ospiterà l’associazione Si può fare. Il gruppo nello specifico chiede dove si intenda realizzare il progetto e perché si è deciso di procedere in modo diverso rispetto alle conclusioni della Commissione urbanistica. E’ il sindaco Stefano Dotti ad incaricarsi della risposta.
“Innanzitutto vorrei sottolineare che la Commissione urbanistica è un organo solamente consultivo senza potere decisionale – il primo cittadino mette i puntini sulle “i” – di questo progetto si è molto parlato in varie sedi e varie occasioni. Di recente abbiamo avuto modo di incontrarci non solo con Davide Zubani, presidente dell’Associazione Si può fare, ma anche con la Fondazione Abrami e con l’architetto Fontana incaricato del progetto”.
In primis è bene ricordare che trovare una nuova sistemazione per i ragazzi della Si può fare era già nelle intenzioni dell’Amministrazione, come avevano dichiarato nella scorsa campagna elettorale. Del resto l’ottimo lavoro fatto dai volontari è sotto gli occhi di tutti: la musica è stato un veicolo straordinario d’inclusione che ha portato davvero tanti ragazzi, difficile contarli tutti, non solo a suonare uno strumento ma a farlo insieme dando vita a quella che a tutti gli effetti è una band musicale che ha letteralmente fatto ballare tutta la Bassa e non solo: due tour all’Isola d’Elba, apertura dell’Expo dedicato alla disabilità a Rimini, del G7 ad Assisi, due concerti in Germania per arrivare al grande successo di New York dove i ragazzi hanno suonato nella prestigiosa sede Onu, e in diversi altri posti della Grande mela, il tutto sotto l’egida del ministro alle Disabilità Alessandra Locatelli.
Innegabile il loro successo, ma cosa più importante il loro impegno che li motiva quotidianamente a «fare di più» per i ragazzi e per le famiglie che vedono i loro figli realizzati e felici.
“L’area che abbiamo indicato per il progetto è il parco dietro al Conad, dopo diverse valutazioni con i tecnici e con l’architetto, questa è sembrata l’opzione migliore – ancora Dotti – La Fondazione Renato e Damiana Abrami è stata protagonista di diversi interventi benefici sul territorio di grande portata: si pensi al polo oncologico di Manerbio, al Centro socio sanitario polifunzionale a Desenzano del Garda, insieme a tantissimi altri interventi di valore, da tempo voleva impegnarsi in un progetto a Verolanuova. La Casa della musica è stato ritenuto meritevole e per questo la Fondazione ha deciso di finanziarlo. Le cose sono ancora in divenire: il progetto occuperà un’area più vasta di quella pensata inizialmente quindi parte del terreno sarà dato dal Comune in uso gratuito mentre l’altra parte sarà acquistata dalla Fondazione, si dovrà stilare un regolamento, ancora non è stato fatto, dove si sottolineerà che i costi di gestione non saranno a carico del Comune”.
In poche parole tutto è ancora in divenire e data la natura e l’imponenza del progetto è naturale fare i giusti passi con la dovuta calma e le dovute cautele in modo da poter erigere questa struttura come un vero e proprio punto di riferimento nel mondo delle disabilità.
“Sono parzialmente soddisfatto – ha dichiarato Tolettini – capisco che la situazione ancora non sia definita, ma sarò pienamente soddisfatto quando il regolamento sarà redatto e lo potremo visionare e valutare”.
Il mondo della disabilità è un tema molto sentito in paese numerose sono state nel corso degli anni le iniziative dedicata a persone con fragilità e alle loro famiglie grazie all’impegno dell’assessore Carlotta Bragadina da sempre attiva in questo settore, infatti sono passate solo poche settimane dell’inaugurazione del Centro sorriso, uno spazio aperto per incentivare agli stili di vita indipendenti con cucina attrezzata, spazio lavoro con postazioni informatiche e stanza multi sensoriale.