"La rivoluzione del sapere" con Rinascimento Culturale
Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura, la rassegna torna dall'11 febbraio al 25 novembre
Traguardo prestigioso per il Festival Rinascimento Culturale che, quasi per «realismo magico», spegne le dieci candeline proprio nell’anno che vede Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023.
"La rivoluzione del sapere" con Rinascimento Culturale
Il progetto, promosso dall’omonimo ente, giunge alla sua "decima edizione in un’annata eccezionale -ha sottolineato il sindaco di Castegnato Gianluca Cominassi che mercoledì mattina ha ospitato, presso la Sala Civica Nelson Mandela, la conferenza stampa in apertura al ciclo di eventi - Grazie per la collaborazione, grazie perché è l’anno giusto. Se non ora, quando?".
La decima edizione
Dall’11 febbraio al 25 novembre torna il Festival Rinascimento Culturale. Ideato e promosso dall’omonima associazione, sotto la direzione artistica di Alberto Albertini e quella organizzativa di Fabio Piovanelli, la manifestazione non solo ha raggiunto il traguardo delle 10 edizioni, ma continua anche nel suo obiettivo di «diffondere il sapere e immaginare un futuro migliore attraverso la cultura».
Ci eravamo proposti l’obiettivo iniziale di resistere cinque edizioni, come le start-up che per sopravvivere devono superare i primi tempi difficili, ha raccontato Albertini, direttore artistico della manifestazione. Ci siamo riusciti e ora, addirittura, raddoppiamo con il decennale».
Gli appuntamenti si trasformano in un ponte fra passato e futuro, tradizione ed innovazione ma non solo; un ponte che permette di valicare i confini della Franciacorta (che si allargano con le new entry Pontoglio e Paratico) e arrivare in città, prima a Brescia poi a Bergamo.
Gli incontri
Trentadue incontri che spaziano fra tredici comuni franciacortini (Ospitaletto, Palazzolo sull’Oglio, Cologne, Gussago, Castegnato, Travagliato, Erbusco, Paratico, Chiari, Ome, Castrezzato, Pontoglio, Passirano), seguendo un’armonia costante ma sempre nuova che ha inizio da domani, sabato 11 febbraio alle 20.45, presso il Teatro Agorà di Ospitaletto con "Pensieri per costruire una comunità" a cura della scrittrice Mariapia Veladiano, per l’anniversario dei trent’anni dalla nascita della Cooperativa sociale Comunità Fraternità, e che si concluderà il prossimo 25 novembre a Passirano per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
La corrispondenza felice si esprime anche all’interno del progetto, ha spiegato Piovanelli direttore organizzativo dell’intera messinscena. La nostra associazione organizzerà due serate: la prima con Telmo Pievani a Brescia, il 5 maggio e la seconda con Massimo Donà a Bergamo il 15 settembre.
Dalla sociologia, alla letteratura e al cinema passando per scienza, ecologia e medicina, con attenzione alla psiche e all’anima, ma anche economia, geopolitica e storia, in un’ottica che tenga conto della complessità del reale, anzi che parta proprio dall’esperienza per una "Rivoluzione del Sapere" che passa per i social media, in particolare il canale YouTube con 90mila iscritti.
Ricominciare dalla cultura è possibile, nonostante la difficoltà nel raccogliere i fondi necessari, grazie alle numerose collaborazioni con le associazioni pubbliche e private della provincia. Come il progetto Terre di Mezzo, finanziato in parte con il contributo di Fondazione Cariplo, con a capo Fondazione Cogeme affiancata dalle associazioni L’Impronta di Chiari e Piccolo Parallelo Cecchi Zappalaglio, in occasione della Giornata Nazionale in memoria delle vittime Covid e il progetto Il Ponte delle Parole organizzato dalla Cooperativa sociale Il Germoglio di Iseo che, a Paratico nel mese di luglio, vedrà l’intervento del filosofo Umberto Galimberti.
"Nomi illustri si aggiungono con la propria competenza, e soprattutto con il loro talento divulgativo che rende comprensibili concetti complessi e inquadra i fatti in una cornice più ampia", ha proseguito Albertini, ma anche habitué come lo storico Alessandro Barbero e l’astrofisico Gabriele Ghisellini.
Insomma, un viaggio all’insegna della scoperta (o meglio, riscoperta) di cultura e dialogo le vere medicine contro l’ipse dixit, un sapere immobile e sempre uguale, per avvicinare i giovani, futuri eredi del progetto.