La notte degli Oscar (green) di Coldiretti: ecco i nove premiati
Nove aziende giovanili, nove storie di eccellenza, pionierismo imprenditoriale e coraggio. E c’è anche una realtà bresciana: la cooperativa sociale «Clarabella» di Iseo
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Colture e culture, finalmente insieme. È un vecchio ma calzante calembour quello che la sindaca di Bergamo Elena Carnevali ha usato martedì sera per introdurre la cerimonia di consegna degli «Oscar Green» di Coldiretti, nel cuore dell’Accademia Carrara.
Gli Oscar green di Coldiretti: premiazione alla Carrara di Bergamo
Una location solo apparentemente distante dalle vite dei nove giovani agricoltori lombardi selezionati dal principale sindacato agricolo d’Italia, per l’ormai celebre premio bandito da Coldiretti Giovani Impresa che punta a premiare l'innovazione e la sostenibilità delle start-up agricole. Perché sì, se la cultura è prima di tutto uno sguardo sul mondo, allora è proprio una visione nuova, quella che i nove giovani imprenditori agricoli lombardi premiati martedì sera sono riusciti a trasformare in lavoro. Nove aziende fondate da «under35», nove storie di eccellenza, pionierismo imprenditoriale e coraggio. E c’è anche una realtà bresciana: la cooperativa sociale «Clarabella» di Iseo.
La coop sociale Clarabella di Iseo
Nata nel 2002, oltre ai vigneti per la produzione di Franciacorta e all’agriturismo, nell'azienda agricola Clarabella, tra Iseo e Cortefranca si possono incontrare da sempre persone con disabilità psichiche, assunte e impiegate nelle varie attività gestite dalla cooperativa sociale. Dall’accoglienza turistica alla produzione vitivinicola, sono molte le attività svolte dalla coop. Il prossimo progetto in cantiere, spiega si chiama «Socia Bee Energy» e consiste nel recupero di un terreno al momento abbandonato: vi sono state installate una serie di arnie per l’apicoltura, con l’obiettivo di promuovere la biodiversità dell’area.
L'agrinfluencer della Valtellina
Tra gli altri premiati con gli Oscar Green lombardi, martedì, c’era poi l’agrinfluencer Davide Codazzi, di Sondrio, che da Buglio in Monte racconta su Tik Tok e Instagram, ogni giorno, la sua vita tra l’azienda e l’alpeggio. Martedì sera si è commosso, guardando i suoi animali sul video di presentazione che Coldiretti ha realizzato in Valgerola per lui. «Voglio essere vero: mi riprendo così come sono, anche con i vestiti sporchi per il lavoro in alpeggio - ha confessato, ricevendo il premio dalle mani del presidente della Provincia Pasquale Gandolfi - Quello che racconto con i miei video dev’essere la verità, altrimenti non mi piacerebbe più. Ma al tempo stesso sono anche un ambizioso, vorrei portare a termine dei progetti e i social, in questo, mi aiutano».
Gli ortaggi bergamaschi nelle torri verticali aeroponiche
C’è la bergamasca Eleonora Masseretti, di Sotto il Monte. Nel paese di Papa Giovanni XXIII la sua azienda agricola è la prima italiana a coltivare ortaggi in torri aeroponiche verticali. Trentatré anni e un diploma di maturità linguistica in tasca, ha scelto l’agricoltura e ha adottato questa nuova tecnologia di irrigazione verticale, che ottimizza sia il consumo di acqua che quello di suolo, ma al tempo stesso migliora la qualità dei prodotti e ne velocizza la crescita fino a tre volte.
Il vino di Milano affinato in mare
E poi ancora. il vino di Milano? Tutti sanno che si produce a San Colombano al Lambro, l’exclave della provincia meneghina dove si trova la più piccola DOC d’Italia. Il Rosso di Valbissera prodotto da Lucrezia Toninelli ha qualcosa in più. Viene invecchiato in bottiglia in mare, a trenta metri di profondità, sulla costa della Croazia, restando a mollo per almeno sei mesi.
A 21 anni alleva animali in via d'estinzione nell'Oltrepò
Per la provincia di Pavia, premiato Giulio Ranucci. Il giovanissimo allevatore dell’Oltrepo Pavese gestisce una dozzina di vacche Cabannine e di cavalli Merens, entrambe varietà in via d’estinzione.
Varese, l'agriturismo domotico
A Induno Olona (Varese) il giovane Luca Ricci, classe 1997, ha creato un agriturismo dal vecchio cascinale di famiglia. Interamente «domotico», si gestisce quasi interamente da smartphone.
Speck mantovano a chilometro zero
Simone Salvarani guida un’azienda agricola a Roncoferraro, specializzata nella produzione a filiera cortissima di salumi
In Brianza l'agriturismo inclusivo
A La Valletta Brianza la giovane Marta Galimberti gestisce «La Baga», azienda e agriturismo inclusivo in cui macina farina e produce pane e formaggi. Al lavoro con lei anche persone con disabilità
Il volto televisivo dell'agricoltura cremonese
Da Pessina Cremonese Elisa Mignani è diventata un personaggio portando i suoi cereali e la sua cucina sulla tv del mattino. Gestisce un banco di Campagna Amica
"Sostenere il sogno imprenditoriale di chi scegli un futuro in campagna"
All’evento, martedì sera, hanno partecipato tra gli altri anche Gianfranco Comincioli, presidente di Coldiretti Lombardia, Stefano Leporati, segretario nazionale Coldiretti Giovani Impresa; Giovanni Bellei, delegato regionale Giovani Impresa Coldiretti Lombardia; la europarlamentare Lara Magoni, europarlamentare; Alessandro Beduschi, assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste; Carlo Mazzoleni, presidente della Camera di Commercio di Bergamo; Gabriele Borella, presidente Coldiretti Bergamo; Gianpietro Bonaldi, general manager dell’Accademia Carrara.
«La voglia di sperimentare e di innovare che emerge da queste storie – è stato il commento di Giovanni Bellei – testimonia la volontà dei giovani agricoltori di migliorare le proprie aziende con l’obiettivo di raggiungere risultati positivi non solo per la propria impresa ma anche per il territorio in cui questa opera».
«E’ importante sostenere il sogno imprenditoriale dei ragazzi e delle ragazze che scelgono di costruirsi un futuro in campagna – sottolinea il presidente di Coldiretti Lombardia Gianfranco Comincioli – Bisogna aumentare gli investimenti in agricoltura, garantendo le misure necessarie a favorire il ricambio generazionale ma anche creando le condizioni perché ogni giovane sia libero dai troppi lacci che ne mettono a rischio l’attività, dalla burocrazia alla concorrenza sleale».