La Federazione del Chiese lancia una petizione
Partecipatissima la settima tappa di un percorso di sensibilizzazione lungo l’asta del fiume

Nel salone del Centro sportivo di Borgosotto la settima assemblea pubblica organizzata dalla Federazione lungo l’asta del Chiese.
Depuratore del Garda
L'obiettivo è mantenere alta l’attenzione della popolazione sulla questione del depuratore del Garda e proporre una petizione popolare che vuole generare un importante movimento di opinione per respingere anche l’idea di un mega depuratore a Esenta di Lonato. Riguardo alla petizione chi volesse collaborare direttamente alla raccolta firme può richiedere il modulo scrivendo all’indirizzo mail federazione.del.chiese@gmail.com.
Tre associazioni in campo
L’appuntamento di martedì è stato coordinato dalle tre associazioni ambientaliste monteclarensi che fanno parte della Federazione: Fratello Chiese, SoS Terra e Circolo Legambiente Montichiari. Il saluto di benvenuto lo ha fatto Gianmarco Trottolini come rappresentante di Fratello Chiese che ha introdotto la nuova presidente del Circolo Legambiente Laura Zaniboni:
"Le questioni ambientali non propongono confini e la dimostrazione concreta è la Federazione del Chiese che mette insieme intere comunità che vivono lungo il nostro fiume".
Gigi Rosa, presidente di SoS Terra, ha curato una serie di domande per Gianluca Bordiga, presidente della Federazione, in modo da puntualizzare i contenuti dell’assemblea. E il nodo della questione è sempre lo stesso: gli ambientalisti delle 27 associazioni che compongono la Federazione stanno lottando, anche con una serie di iniziative culturali di sensibilizzazione, contro l’ipotesi, qualsiasi ipotesi, che proponga lo scarico dei reflui di molti comuni del Garda bresciano nel Chiese. Anche un depuratore a Esenta presenterebbe come inevitabile uno scarico nel Chiese e, tramontata l’ipotesi Gavardo-Montichiari, la sostanza della questione non è cambiata per niente. Ambientalisti e sindaci ricorrenti, con percorsi differenti ma convergenti, stanno da tempo sottolineando che la soluzione ovvia sarebbe quella di una nuova sub lacuale con scarico al depuratore di Peschiera, previa sistemazione del sistema fognario dei comuni gardesani. Eppure sembra vengano sempre preferite soluzioni ben più impegnative da un punto di vista economico (Esenta preventivamente costerebbe 260 milioni di euro) con il Chiese considerato come "naturale" ricettore. No deciso a questa ipotesi lo stanno affermando da tempo le associazioni della Federazione e i sindaci ricorrenti. Tra i primi cittadini impegnati nella lotta a difesa del Chiese c’è in prima linea quello di Montichiari e Marco Togni che martedì sera è stato chiaro come sempre, Acque Bresciane non può essere il soggetto che impone le soluzioni che vengono poi utilizzate anche a livello istituzionale, secondo Togni la soluzione deve essere scientificamente inconfutabile e soprattutto sostenibile economicamente. Ad oggi, ha ricordato Togni, non esistono nemmeno i fondi per la progettazione. Durante la serata Bordiga ha dato notizia che tra la Federazione e alcuni sindaci del Garda si sta aprendo uno spiraglio per un dialogo, con Salò per esempio e con Gardone Riviera, Comune dove potrebbe essere organizzato un confronto pubblico tra i sostenitori del depuratore e quelli di una nuova sub lacuale. Ipotesi davvero interessante. Serata intensa quella di martedì che è stata occasione anche per tributare meritatissimi applausi a Luciano Gerlegi che in tanti anni di presidenza ha fatto la differenza come presidente del Circolo Legambiente Montichiari. Ha passato il testimone a Laura Zaniboni ma non farà mancare di certo il suo contributo a Legambiente e a tutto il movimento ambientalista monteclarense. Applausi anche per i "musici»" che si sono esibiti in apertura e chiusura di serata proponendo un repertorio piacevolissimo.