La borsa di Britney Spears è "made in" Orzinuovi
Il designer orceano Gio Forbice ha dato vita alla mini bag apparsa nelle storie Istagram della pop star
Gio Forbice e i sogni che diventano realtà. Il designer orceano ha sedotto la più bitch delle bitches (stronzetta, ndr): Britney Spears.
La borsa di Britney è "made in" Orzinuovi
La pop star è recentemente apparsa mentre giocherella con una delle sue mini borsette, con un video in Instagram. "Un sogno che diventa realtà" visto che l’icona degli anni zero è una delle ispirazioni più nitide della collezione del designer. E’ una storia fatta di talento, fortuna e un pizzico di trash quella di Forbice, in cui il mantra è: "Essere al posto giusto nel momento giusto".
Le tiny bags, così si chiamano le borsette di piccolissime dimensioni, hanno guadagnato negli ultimi anni uno slancio enorme nel mondo della moda. Un trend che l’orceano ha cavalcato con la nascita di ForBitches, in un gioco di parole, che lascia ben poco all’immaginazione, nel mix tra Forbice, il suo cognome e "For Bitches", che tradotto edulcorandone il significato suona più o meno come «Stronzetta», con un riferimento alle perfide teenager americane che siamo abituati a vedere nelle commedie adolescenziali.
Le borsette che portano il suo nome sono realizzate in diacetato di cellulosa, lo stesso materiale sintetico di cui sono fatte le bambole: le forme sono giocose e femminili, leggere e dal sapore pop. Accessori bomboniera impertinenti che strizzano l’occhio al look preppy. Profumano di Barbie e Bratz e fermagli per capelli a forma di caramella e a tenerle al braccio ci sono state oltre a Britney Spears, tra le altre, Dua Lipa e Lily Rose Depp.
L’ispirazione ai giocattoli di Forbice infatti è molto, molto forte.
«Sono sempre stato e sono ancora profondamente ossessionato dal mondo dei giocattoli - ha spiegato in un’intervista a Vogue - Fin dalla tenera età, ho collezionato action figure e giocattoli, prestando particolare attenzione alle confezioni».
La sua ispirazione più forte per questo design risale a quando lavorava a Hong Kong e visitava musei di giocattoli dove era diventato buon amico del proprietario.
Ho una forte sensazione nostalgica di come i giocattoli mi rendessero felice quando ero bambino, Hong Kong è una delle città più importanti per quanto li riguarda perché è un luogo frenetico per la loro.
Il suo amore per i giocattoli si è recentemente riacceso quando ha visitato un museo dei giocattoli di gomma a Venezia, contemporaneamente nella città sull’acqua era presente l’artista manga giapponese Go Nagai.
E’ assolutamente incredibile come una persona, come Go Nagai, possa avere tanta fantasia e talento da creare illustrazioni e personaggi che hanno reso felici diverse generazioni - ha continuato... e mentre si trovava a Venezia in quel museo, Forbice ha incontrato un uomo che avrebbe cambiato tutto: era il proprietario di una vecchia fabbrica di bambole che è finita per fungere da catalizzatore per il lancio di ForBitches: era rimasto folgorato dalle inquietanti caratteristiche delle bambole fatte a pezzi - L’atmosfera di quel posto era inquietante e “cute” (carina, ndr) allo stesso tempo. Questo è esattamente quello che mi piace come combinazione, ho visto piccole teste, braccia, gambe e accessori realizzati con quel materiale.
La lunghezza delle borse: 15 centimetri per la versione in pelle e 23 per le versioni in diacetato di cellulosa, sono le dimensioni standard per action figure e bambole. Il catalogo di Forbice ha un tocco di altri tempi con un filtro sfocato e attenuato nel formato in cui venivano visualizzati i giocattoli degli anni ‘60, e le scatole in cui arrivano le borse vantano un testo dell’artista italiano Michele Moro che recita: "ForBitches. Niente se, e, o ma. Sii mia".
Ma nel design di Forbice c’è anche un elemento della cultura pop degli anni 2000, più impegnativo rivolto in particolare all’ ipersessualizzazione dell’epoca e sull’ostentata "purezza" femminile: nel design di ForBitches, Forbice ha fatto riferimento a icone degli anni Duemila come Britney Spears e anche Paris Hilton, riferimenti apertamente sexy e distorti che si adattano perfettamente all’estetica delle sue tiny bags, piene di "attitude", sdolcinate e quasi da Lolita:
Non importa se per ragazzi o ragazze, dato che ognuno ha una stronzetta dentro, desidero che ForBitches sia l’incarnazione di una combinazione di innocenza e una generazione moderna e selvaggia.
Viste le dimensioni ridotte, queste piccole borse possono racchiudere solo l’essenziale.
Sono carine, piccole e inutili, dentro ci stanno solo preservativi, sigarette, carte di credito: questo è ciò di cui si ha bisogno. Ah, anche del lip stick.
Il passato e l’inizio del sogno
Giovanni Forbice è nato il 16 settembre 1982 Orzinuovi, ha frequentato il liceo artistico a Brescia e lo «Ied» con indirizzo disegno industriale. Dopo l’università ha fatto un giro tra Bangkok, Saigon e Tokyo vedendo un mondo diverso e assorbendo come una spugna ciò che vedeva. In quegli anni ha rielaborato scarpe che l’hanno fatto notare dalla porno attrice Sasha Grey e aprire le porte a tutti gli effetti al mondo della moda. Ha poi creato il brand Forfex e disegnato i suoi modelli che hanno avuto un grandissimo successo negli USA:
Le collaborazioni nascono per caso, incontri qualche persona interessante e scatta qualcosa, un forte interesse per l’arte che fai,
aveva raccontato in un’ode al modo di pensare «avanti» degli artisti americani. Tra le sue collaborazioni ci sono state quelle con il rapper statunitense Lil Wayne e l’artista, fotografo e scultore Terence Koh. Quando ho iniziato negli Stati Uniti vendevo all’Opening Ceremony, il negozio a New York dove gli stylist vanno per recuperare pezzi unici. Rihanna ha indossato i suoi anfibi nel video di «We found love» e Madonna che era a Milano, si è innamorata delle sue scarpe e ne ha presi 6 modelli diversi per lei e i ballerini del video "Celebration". Ha lavorato ad una collaborazione tra Colette e Hello Kitty ma anche con Kanye West. Nel 2020 la sua creatività si è concentrata su ForBitches e non serve dirlo: ha centrato di nuovo il colpo.