Ippo - ciclovia del Chiese, arriva la firma da parte dei Comuni
L’idea è quella di valorizzare una zona che era finita nel dimenticatoio prima delle proteste per il progetto del depuratore del Garda e i casi di legionella e polmonite batterica che si sono susseguiti qualche anno fa.
La battaglia per impedire che il Chiese diventi il corpo recettore degli scarichi del depuratore del Garda, ha contribuito a un cambio di prospettiva generale intorno al fiume.
I comuni coinvolti
Fino a qualche anno fa era impensabile che alcuni Comuni firmassero un accordo di programma per realizzare una ippo-ciclovia del Chiese. Invece, in questi giorni, i comuni di Carpenedolo (come ente capofila), Remedello, Calvisano, Visano e Acquafredda hanno sottoscritto un’intesa per «realizzare lungo l’asta del fiume Chiese – come è stato riportato nello schema di programma - un disegno unitario per creare un itinerario ippo-ciclabile in modo da favorire la fruibilità di questi luoghi e preservarne l’equilibrio ambientale».
Il progetto
Un progetto che si preannuncia sostenibile e a impatto zero sull’ambiente circostante, che già deve fare i conti con sversamenti, abbandoni di rifiuti e un preoccupante ridimensionamento in estate del livello minimo vitale del fiume. Al momento l’ostacolo principale è quello finanziario. Per questo motivo l’iniziativa di riqualificazione dell’area punta a intercettare i fondi di rigenerazione urbana e ambientale destinati ai comuni inferiori ai 15 mila abitanti. L’idea è quella di valorizzare una zona che era finita nel dimenticatoio prima delle proteste per il progetto del depuratore del Garda e i casi di legionella e polmonite batterica che si sono susseguiti qualche anno fa.
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