Incubatoio ancora fermo: si spera nel luccio
In fase di assegnazione la gestione della nursery di Clusane per il ripopolamento ittico
Resta chiuso l’incubatoio di Clusane, che attende il nuovo gestore a seguito della ripubblicazione del bando per l’affidamento della nursery del Sebino.
Incubatoio ancora fermo: si spera nel luccio
La speranza è che si riesca a ripartire con l’incubazione del luccio, dopo che in inverno, a seguito di un decreto ministeriale, era stata impedita la campagna di ripopolamento del coregone, che invece potrà tornare a essere immesso nelle acque del lago dal prossimo dicembre grazie a un intervento normativo dell’assessorato regionale alla Pesca.
Come se non bastasse, i pescatori devono fare i conti anche con la siccità, che sta creando alcune problematiche per la diminuzione dei letti di frega dei pesci.
"Si era costruito un bando sulla campagna di ripopolamento del coregone, ma poi il Ministero ci aveva impedito di immetterlo e abbiamo dovuto ricorrere a un altro bando per assegnare la gestione dell’incubatoio di Clusane - ha spiegato il consigliere con delega al Lago e alla Pesca, Raffaele Barbieri - Regione si sta impegnando per permetterci di incubare i lucci, ma siamo già in ritardo. Prossimamente dovremmo poter trovare la quadra anche sull'incubatoio"
Nel bando è stato inserito per la prima volta anche il pesce persico, oltre a tinca, cavedano e scardola. "Si cercherà anche di avviare alcuni progetti sull'aola, per cui al momento la pesca è vietata - ha concluso il consigliere comunale - I siluri mangiano aole, almeno quelli nelle Torbiere, dove esiste ancora una popolazione di alborelle, quasi estinte nel resto del lago. In questo caso il contenimento del siluro va a favorire il ripopolamento di questa piccola specie".