Inaugurata una panchina rossa fuori dal Tribunale di Brescia
Promotori dell'installazione il Rotary club Cortefranca Rovato e la Corte di Appello di Brescia
"D'amore si vive, non si muore". Un messaggio chiaro e inequivocabile quello impresso sul manifesto con cui il Rotary club Cortefranca Rovato ha accompagnato l'inaugurazione di una panchina rossa in via Lattanzio Gambara, fuori dal Palazzo di Giustizia di Brescia. La cerimonia, in sinergia con la Corte di Appello di Brescia, si è svolta nella mattinata di martedì 10 ottobre, alla presenza delle autorità rotariane, civili e militari. Un simbolo della lotta costante contro la violenza sulle donne.
Inaugurata una panchina rossa fuori dal Tribunale di Brescia
Dopo i saluti di benvenuto di Paolo Curti, presidente del Rotary club Cortefranca Rovato, che ha spiegato che l'installazione si inserisce nel progetto di sensibilizzazione contro la violenza denominato The world of violence, la parola è passata a Claudio Castelli, presidente della Corte di Appello di Brescia.
"Il numero di femminicidi è allarmante. Ogni iniziativa che facciamo per ricordare che gli atti di violenza sono da condannare è importante. La panchina rossa è un simbolo per lasciare un messaggio. Un piccolo gesto, un mattoncino speriamo unito a tanti altri"
Sono inoltre intervenuti il prefetto Maria Rosaria Laganà, che ha portato l'attenzione sull'aumento preoccupante della violenza anche in contesti imprevedibili come le mura domestiche, e il sindaco di Brescia Laura Castelletti, che ha ricordato qualche numero (90 femminicidi dall'1 gennaio all'1 ottobre 2023, di cui 75 in ambito parentale e familiare). "Credo che il tema passi dalla cultura e dalla giustizia - ha proseguito il primo cittadino - Bisogna investire sull'educazione dei giovani, ma anche la giustizia deve darci delle risposte".
"Non solo un simbolo ma un monito"
"La panchina rossa non è solo un simbolo ma deve essere un monito: ogni giorno la vedremo e saremo portati a riflettere", così si è espresso Giovanni Rocchi, presidente del consiglio dell'Ordine degli avvocati di Brescia, rimarcando poi l'attività svolta in sinergia con l'Unione Lombarda degli Ordini Forensi nel promuovere un corso di alta formazione in diritto antidiscriminatorio di genere. Il governatore del Distretto Rotary 2050 Luigi Maione ha invece elogiato la sensibilità tutta bresciana nel "promuovere temi che toccano la nostra coscienza", evidenziando poi l'impegno del Rotary nel combattere la cultura della violenza anche attraverso iniziative che fanno comprendere il valore della donna.
Musica e immagini
La cerimonia di inaugurazione della panchina è stata accompagnata dalla performance musicale di alcune allieve del Liceo musicale "Golgi" di Breno, affiancate dal maestro Igor Masia. Davanti al Palazzo di giustizia sono inoltre state esposte alcune opere del pittore Carlo Golia, nato a Torre Annunziata (Napoli), ma bresciano d'adozione (vive a Offlaga). La mostra, intitolata "Nessuno tocchi Eva", è un omaggio alla donna e alla sua sensualità, un'affermazione dei diritti e della libertà femminile.
Tra le numerose autorità presenti si segnalano l'assessore alla Cultura del Comune di Rovato Valentina Bergo, il questore Eugenio Spina, il colonnello Vittorio Fragalà, alla guida del comando provinciale dell’Arma, Francesco Maceroni, al comando della Guardia di finanza di Brescia, Monica Cali, presidente del Tribunale di sorveglianza di Brescia, Roberta Morelli, ex assessore alle Pari opportunità del Comune di Brescia.
La foto gallery
Ecco alcune foto della cerimonia di martedì 10 ottobre (© Tutti i diritti riservati)