CHIARI

Inaugurata la nuova sede di Rete di Daphne e la mostra contro la violenza al Museo

Un pomeriggio intenso in occasione della Giornata contro l'eliminazione della violenza sulle donne che cade il 25 novembre.

Inaugurata la nuova sede di Rete di Daphne e la mostra contro la violenza al Museo
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Sono davvero tante le iniziative e gli eventi pensati in occasione del 25 novembre, Giornata per l'eliminazione della violenza sulle donne e a Chiari, questo pomeriggio, ci sono stati due importanti momenti.

Inaugurata la nuova sede di Rete di Daphne

Mostre, aste, inaugurazioni, ma soprattutto presenza sul territorio. Loro sono in prima linea, sempre. E’ una lotta continua, e non soltanto di un giorno all’anno, quella dell’associazione Rete di Daphne contro la violenza di genere.

Però, in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, gli appuntamenti sono stati intensificati.

In forma ristretta, alle 15.30, c'è stata l’inaugurazione della nuova sede di Rete di Daphne, in via Valmadrera. Un immobile di proprietà della criminalità, dopo la confisca da parte delle Stato e il trasferimento al Comune, è infatti diventato la casa della realtà che lotta al fianco delle donne vittime di violenza. L’edificio è stato concesso dalla Giunta in comodato gratuito: una scelta dettata dal principio ispiratore sulla destinazione dei beni confiscati che punta a restituire alla collettività quanto acquisito illecitamente dalle organizzazioni criminali.

Erano presenti le volontarie di Chiari (e di Orzinuovi), in particolare Michela Marini, il sindaco Massimo Vizzardi, l'assessore ai Servizi Sociali Vittoria Foglia, i consiglieri Alessandro Gozzini e Ludovico Goffi e le Forze dell'ordine.

Nella sede, le donne potranno trovare il conforto delle psicologhe, delle avvocate e delle assistenti sociali che, insieme alle volontarie, non faranno mancare il loro aiuto.

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Una mostra contro la violenza al Museo

Dopo le tappe a Palazzolo e Iseo (e prima di andare ad Orzinuovi e Padernello), la mostra itinerante è arrivata venerdì a Chiari, al Museo della città, e ci resterà fino a domenica.

Il taglio del nastro ha avuto luogo alle 16 in piazza Zanardelli. Non è mancata l'esibizione delle artiste di «Meravigliosa» e, alle 17, l’opera partecipata di ricamatura e riscrittura di Patrizia Benedetta Fratus «#virginiapertutte» (domenica alle 16 ci sarà anche la realizzazione di un’opera) a cura di Ilaria Bignotti e con la partecipazione delle Librellule.

L’installazione sarà visitabile venerdì dalle 18 alle 20 e sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20. L’accesso è gratuito, ma è necessario il green pass.
L'evento, patrocinato dal Comune, ha lo scopo di sensibilizzare al contrasto della violenza di genere e di raccogliere fondi che serviranno per finanziare i progetti di accoglienza, ascolto e sostegno alle donne vittime di violenza.

L’asta

Sono oltre cento le opere d’arte che, nell’ambito di «B_asta violenza sulle donne» verranno, appunto, battute all’asta, il 25 novembre.

Sulla pagina Instagram @b_astaviolenza è postato in anteprima il catalogo completo delle opere, ciascuna con i riferimenti all’autore, ai dettagli e alla base d’asta che, come commento al post, si potrà rilanciare con la propria offerta, dalle 7 fino a mezzanotte. La migliore si aggiudicherà l’opera e l’acquirente verrà contattato per pagamento e consegna.
Il ricavato potrà finanziare molti progetti dell’associazione: accoglienza, ascolto e sostegno alle donne vittime di violenza; case rifugio; progetti di inserimento lavorativo e di formazione; autonomia abitativa e tanto altro.

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