Chiari

Inaugurata la 22esima edizione della Microeditoria

Dedicata ad Alberto Manzi nel centenario della sua nascita, porterà in Villa Mazzotti oltre cento eventi ed espositori

Inaugurata la 22esima edizione della Microeditoria
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Taglio del nastro per la ventiduesima Microeditoria in Villa Mazzotti a Chiari che ricorda Alberto Manzi e che "Non è mai troppo tardi".

Inaugurata la 22esima edizione della Microeditoria

Pronti, via. E’ Microeditoria. A 100 anni dalla sua nascita, la ventiduesima edizione della rassegna si è aperta questa sera, venerdì 8 novembre, con il ricordo di un grande personaggio, scrittore, poeta e maestro di migliaia di italiani: Alberto Manzi.  Pedagogista e naturalista, è stato esempio di cittadinanza attiva, di partecipazione responsabile, di lotta per i diritti e di impegno quotidiano. La sua trasmissione televisiva "Non è mai troppo tardi", trasmessa in Rai, fu il più grande esperimento «multimediale» di didattica a distanza di educazione degli adulti. Il programma andò in onda fino al 1968, con il grande risultato di aver fatto prendere la licenza elementare a un milione e quattrocentomila italiani. Per Manzi fare scuola era educare a pensare, insegnare a saper guardare oltre, osservare, saper ascoltare e saper riflettere.

A ricordarlo, durante la serata, c'erano Giulia Manzi, figlia del maestro, insieme a Michele Aglieri, docente di pedagogia all’Università Cattolica del Sacro Cuore ed Elena Sibilia, storica dirigente della scuola di Rudiano. L’evento è stato coordinato dal giornalista Alex Corlazzoli, maestro e giornalista del Fatto Quotidiano.

Prima, invece, ha avuto luogo il momento inaugurale della 22esima edizione della rassegna che ha visto protagonista il sindaco di Chiari, Gabriele Zotti, insieme a Paolo Festa, presidente dell’associazione L’Impronta, organizzatrice dell’evento, la direttrice artistica Daniela Mena, Giacomo Fogliata, in qualità di presidente di Cogeme, la consigliera di parità di Regione Lombardia Anna Maria Gandolfi e la consigliera del Comune di Chiari, Nadia Iore.

La manifestazione

Dall’8 al 10 novembre torna in Villa Mazzotti la manifestazione con oltre 100 eventi e altrettanti microeditori, presenti con i loro libri e piccoli tesori, in un connubio che mette Chiari al centro della promozione culturale dando importanza al libro e alla lettura.
Magistralmente organizzata dall’associazione L’Impronta, la rassegna è possibile grazie a numerose e prestigiose collaborazioni: con il Comune di Chiari, con Regione Lombardia e Provincia di Brescia, con il Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, con l’Università Cattolica, il Forum editoria, Fondazione Cogeme, il Cai, Brescia si legge, Rinascimento Culturale, Piccolo Parallelo, le Librellule, la Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese, il Parco Oglio Nord, il Comune di Palazzolo, le scuole del territorio e tante altre realtà.

Il programma

Al centro ci sono sempre il libro e il valore inestimabile della lettura, in una sinergia magica tra lettori e autori. In calendario ci sono Piero Dorfles (anche promoter di Mappa Letteraria), Daniel Lumera, Lorenzo Baglioni, Damiano Tommasi, Antonio Gnoli, Francesco Permunian, Bruno Bozzetto, Ernesto Preziosi, Alessandro Milan, Omar Pedrini, Tommaso Giartosio, Paolo Di Paolo, Giorgio Cordini, Stefano Mancuso, Vittorio Sun Qun, Erion Velaj, Pietro Gibellini, Angelo Piero Cappello, Silvano Agosti, Edith Bruck (da remoto), Antonella Di Bartolo, Andrea Salerno, Simone Tempia, Giovanni Toti, Davide Chiesa (in collaborazione con il Cai) e Padre Enzo Bianchi.
Un programma (ben più ricco e con ulteriori ospiti) poliedrico per attitudine e trasversale per vocazione, volto ad abbracciare tutti i gusti e le età.

Gli extra

Tra le novità di quest’anno c’è una «chiamata alle arti» per «combattere» la battaglia per la pace, a fronte dei 51 conflitti mondiali in atto: 10 artiste donne manderanno un messaggio tramite la loro opera sul tema ed in particolare della pace in Palestina. La mostra, realizzata in collaborazione con AAB (Associazione Artisti Bresciani) e Microeditoria del fumetto, verrà inaugurata sabato e i fondi raccolti saranno destinati all’associazione PalMed, che sta fornendo ambulatori e assistenza medica nella striscia di Gaza e nei territori palestinesi ed è guidata dal medico di origine palestinese Muhannad Abuhilal primario di urologia all’ospedale Sant’Anna di Brescia. Tornano anche le proposte della Cultura Digitale, la gara di lettura sullo stile di «Per un pugno di libri» promossa dal Sistema Bibliotecario in collaborazione con L'Impronta, la Biblioteca Sabeo, la Rete bibliotecaria Bresciana e il Concorso Microeditoria di qualità con l’assegnazione di premi e marchi da parte della giuria. E poi ci sono ancora le ricchissime proposte per i bambini, con giochi, la caccia al tesoro al Museo della città, letture, filosofia e laboratori, il concorso 7 Parole Per Un Racconto ideato dallo scrittore Claudio Calzana; il laboratorio di storytelling per le imprese con Alberto Albertini, le proposte di Mappa Letteraria, il Fuori Microeditoria nel quale orbitano tutta una serie di iniziative collaterali come le visite guidate alla città di Chiari, il raduno dei gruppi di lettura, le attività in centro storico e tanto altro.

Per scoprire di più

Intanto, sventolano le bandiere: la Villa e la città sono vestite a festa per uno degli eventi più amati di sempre. Per restare aggiornati su tutto e non perdersi proprio nulla, basta cercare le brochure, distribuite gratuitamente in Villa, in Pro Loco e in giro per la città, o visitare il sito https://www.microeditoria.it.

Iniziamo proprio a pochi giorni dall’anniversario della nascita di Alberto Manzi – ha ribadito la direttrice artistica Daniela Mena – Ricordiamo l’insegnamento, quello vero. Che prende a cuore le persone e la loro formazione, intesa non soltanto come nozionismo. Ci saranno appuntamenti sulle più svariate tematiche e tutti potranno sentirsi accolti. In un mondo che va sempre veloce e con il digitale che avanza, prendiamo ciò che c’è di buono e allo stesso tempo valorizziamo il lavoro delle piccole case editrici che custodiscono tesori che nella grande rete, in una vastissima gamma di informazioni, andrebbero perse. Celebriamo la grande storia, ma conserviamo anche tutte quelle più piccole, le memorie collettive ed individuali.

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