Rovato

In bici per 4.250 chilometri da Rovereto a Capo Nord: l’impresa di Davide Aguzzi

L’osteopata rovatese ha partecipato alla North Cape 4000: un’avventura straordinaria

In bici per 4.250 chilometri da Rovereto a Capo Nord: l’impresa di Davide Aguzzi
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Ben 4.250 chilometri, con un dislivello di 30mila metri, in sella a una bicicletta. Un’impresa impossibile (forse addirittura inimmaginabile) per molti, ma non per l’osteopata rovatese Davide Aguzzi, che è arrivato al traguardo della North Cape 4000.

In bici per 4.250 chilometri da Rovereto a Capo Nord: l’impresa di Davide Aguzzi

La manifestazione, famosa in tutto il mondo, è giunta alla settima edizione: sui 300 partenti (da ben 44 nazioni), solo 190 sono riusciti a raggiungere l’arrivo, attraversando ben otto nazioni, ossia Italia, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia. Tra loro c’era anche il 31enne bresciano (da tre anni vive a Rovato e ha uno studio di osteopatia a Erbusco, in via Iseo), che ha compiuto l’impresa da Rovereto a Capo Nord in 16 giorni, 22 ore e 30 minuti.

Come è nata l’idea di partecipare?

Sono appassionato di bicicletta fin da piccolo, da ragazzo correvo in mountain bike. Poi, durante gli studi universitari, ho dovuto accantonare la bici. Una pausa di una decina d’anni, finché non mi sono stabilizzato con il lavoro. Da circa sei anni ho ripreso e questo era il mio terzo viaggio importante: il primo era stato da Rovato a Roma, il secondo da Rovato a Parigi.

Come ci si prepara a un’avventura da oltre 4mila km?

E’ impossibile prepararsi, nel senso che sono arrivato a pedalare fino a 14 ore al giorno, mentre normalmente, con il lavoro e tutto il resto, non si può arrivare a tanto. Mi allenavo nel weekend, il sabato e la domenica, ma non è paragonabile al viaggio che devi affrontare. Conta di più la testa, ci vuole una forte forza di volontà.

Ci sono dei tempi da rispettare, come funziona?

Ci sono quattro gate e un tempo massimo per raggiungerli e convalidare il percorso. In questa edizione erano Monaco (Germania), Berlino (Germania), Copenaghen (Danimarca) e Rovaniemi (Finlandia). Poi dovevi giungere all’arrivo entro 21 giorni.

Ci sono state tappe più difficili di altre?

Il quarto e quinto giorno sono stati i più difficili. Ti rendi conto di aver fatto circa 1.200 km, ma di dovere arrivare a 4.250, ti senti come di fronte a una montagna insormontabile. La tua testa vacilla, ti mancano i tuoi cari. Poi, quando oltrepassi la Danimarca, cambia tutto. In Svezia ho trovato nuovi stimoli, il viaggio ha preso un altro sapore, sentivo l’adrenalina addosso.

La tua compagna Elisa è stata però fondamentale...

Sì, senza dubbio. Cercavo sempre di sentirla, anche solo con un messaggio, poi sapevo che mi avrebbe aspettato all’arrivo, a Capo Nord. Si è fatta due scali per venire a Romaniemi, poi ha noleggiato la macchina e percorso 700 km. E’ stata straordinaria. Mi è sempre stata vicino, a distanza, nel giorno in cui ero in crisi ha saputo ascoltarmi e spingermi ad andare avanti. Non nascondo che ci sono stati momenti in cui ho pianto. Ma è un’avventura eccezionale: pedalare con il freddo, con le renne, arrivare con il sole di mezzanotte, è qualcosa di indescrivibile.

C’erano altri italiani con te?

Eravamo una cinquantina di italiani alla partenza. Io ho condiviso la seconda parte del viaggio con Roberto, un 44enne di Treviso che aveva già partecipato alla North Cape, è stato un punto di riferimento prezioso.

Siete partiti da Rovereto il 20 luglio: quando sei arrivato all’arrivo?

Sono arrivato martedì 6 agosto alle 6 di mattina.

Gli amici cosa ti hanno detto?

Mi hanno scritto in tantissimi: non solo i miei amici, ma anche i miei pazienti (molti di loro sono degli sportivi e dunque si sono appassionati all’impresa) e anche persone che non conoscevo e volevano complimentarsi o farmi delle domande.

Un calore e un affetto che Davide Aguzzi non si aspettava, ma che è assolutamente meritato. Perché l’avventura che ha affrontato, oltre a regalargli emozioni indelebili, è anche un esempio per altre persone: la dimostrazione che niente è impossibile, se ci metti impegno, determinazione e tanta passione.

 

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