BAGNOLO MELLA

Il Santuario della Stella è tornato al suo antico splendore

Domani, domenica, ci sarà la presentazione dei lavori e la benedizione con il parroco monsignor Faustino Pari.

Il Santuario della Stella è tornato al suo antico splendore
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Il Santuario della Stella è tornato al suo antico splendore.

A Bagnolo restaurato il Santuario

Domani, domenica 8 dicembre, a Bagnolo è in programma una mattinata davvero ricca di significato.
Una festa speciale non solo perché è il giorno nel quale si celebra la festa della Maria Immacolata, ma anche per l’inaugurazione ufficiale che si terrà dopo la conclusione dei lavori di restauro che hanno riportato l’esterno del Santuario della Madonna della Stella al suo splendore originario. L’edificio mariano è particolarmente caro a tutti i bagnolesi, ma è anche meta di pellegrinaggi di numerosi fedeli che amano visitare e pregare nella chiesa che ricorda l’apparizione di Maria Vergine a Caterina Dell’Olmo avvenuta il 10 luglio del 1.492.

La cerimonia

La cerimonia proporrà due momenti, brevi, ma estremamente importanti, visto che, da una parte, il parroco don Faustino Pari benedirà il nuovo volto esterno del Santuario mariano, mentre dall’altra il professor Leonardo Gatti, che con il suo staff ha eseguito il complesso intervento, illustrerà rapidamente ai presenti il lavoro svolto e le difficoltà superate per riportare l’esterno della chiesa mariana nelle splendide condizioni che può ammirare chi si trova a passare davanti. Al termine l’intera comunità bagnolese entrerà nel Santuario per celebrare la Messa solenne, che intende rendere omaggio all’importante restauro eseguito. Un momento di particolare significato, che mira non solo a ribadire il legame inscindibile che esiste tra la Parrocchia di Bagnolo e questo luogo di culto che nel corso della sua storia ultrasecolare ha acquisito sempre più fama e prestigio, ma anche a far partire la “fase 2” dell’operazione Stella, visto che è già in fermento la raccolta dei fondi necessari per dare il via all’atteso restauro interno della chiesetta mariana che deve tornare a sua volta allo splendore originario.

«Un intervento complicato»

«È stato un intervento certamente complicato – ha anticipato il restauratore Leonardo Gatti – Oltre tutto lavorare all’esterno comporta sempre la necessità di dover fare i conti con il clima e dall’inizio di quest’opera abbiamo avuto non pochi problemi con il maltempo, tanto che, ad un certo punto, sembrava che volesse continuare a piovere… Al di là di questo aspetto tutt’altro che secondario – è entrato nel dettaglio lo stesso professore – all’inizio ci siamo dovuti occupare del risanamento degli intonaci che, purtroppo, evidenziavano crepe, rigonfiamenti, distacchi e alterazioni del colore, tanta umidità e croste. Problemi molto seri, anche perché possono generare infiltrazioni interne con il conseguente danneggiamento dell’apparato decorativo interno alla chiesa (che a sua volta in questo momento si trova in condizioni tali da renderne necessario un tempestivo intervento di restauro che la Parrocchia di Bagnolo è impegnata ad avviare nel più breve tempo possibile - ndr). Il recupero dell’esterno ci ha anche riservato due belle sorprese. In effetti, una volta eseguiti i primi interventi ed effettuato il distacco degli intonaci pericolanti, abbiamo scoperto l’esistenza di una greca, fino a quel momento nascosta, che risale alla metà dell’Ottocento. Come abbiamo potuto appurare, si tratta dell’unica traccia rimasta del vecchio apparato decorativo che abbiamo cercato di recuperare per il suo indubbio valore storico ed estetico, ma anche culturale. Inoltre, quando siamo arrivati alla croce che si trova sopra la chiesa, siamo riusciti ad individuare, accanto ad una sigla difficilmente comprensibile, la data 1.717. È questa la testimonianza più antica che è stata reperita nel Santuario ed un ulteriore esempio di come l’edificio stesso nel corso dei secoli abbia subito diversi interventi di recupero».

Un lavoro in sinergia

Grazie anche alla stretta collaborazione con la Soprintendenza (e la supervisione della dottoressa Mara Micaela Colletta) e all’autorizzazione dell’Ufficio Beni Culturali della Curia di Brescia, mentre la direzione dei lavori è stata affidata all’architetto Paola Platto, l’intervento di recupero e di risanamento dell’esterno del Santuario della Stella a Bagnolo è stato condotto felicemente a termine, superando sia gli ostacoli posti dal maltempo che le condizioni precarie nelle quali si trovava inizialmente l’edificio sacro ed ora l’intera comunità bagnolese attende di poter conoscere ufficialmente il percorso che ha condotto allo splendido risultato che è sotto gli occhi di tutti e che ha restituito il fascino originale alla piccola chiesa che per tante persone (e non solo di Bagnolo) rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la propria fede e per un vincolo del tutto privilegiato con la “loro” Madonna della Stella.

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