Il "relamping" in 70 scuole a Brescia fa registrare un - 32% dei consumi di energia
Il progetto ha preso il via nel 2021
Il "relamping" in 70 scuole a Brescia fa registrare un -32% dei consumi di energia.
Il relamping: di cosa si tratta
Un taglio netto della CO2 emessa e una riduzione del 32% dell’energia consumata e quindi della bolletta elettrica. Sono i primi risultati del progetto di “relamping” di 70 scuole cittadine. Un progetto avviato nel 2021 e che si concluderà nell’estate del 2024, con la riqualificazione degli impianti illuminanti degli ultimi 5 istituti scolastici.
Il progetto è il frutto di un Partenariato Pubblico Privato (PPP) tra il Comune di Brescia e A2A Calore e Servizi. Il PPP è una forma di cooperazione tra soggetti pubblici e privati, prevista dal Codice dei contratti, che ha l'obiettivo di finanziare, costruire e gestire infrastrutture o servizi di interesse pubblico. Nel 2019 A2A Calore e Servizi ha presentato a Palazzo Loggia una proposta per la riqualificazione degli impianti di illuminazione e di emergenza delle scuole comunali (8 asili nido, 28 scuole dell’infanzia, 23 scuole primarie, 11 scuole secondarie di primo grado). Il Comune di Brescia, dopo aver dichiarato l’interesse per l’operazione, ha aggiudicato il servizio ad A2A Calore e Servizi a seguito di una gara a livello europeo. Il contratto prevede un investimento di oltre 6 milioni di euro da parte di A2A per la riqualificazione degli impianti di illuminazione delle scuole con sistemi a led ad alta efficienza e la successiva gestione e manutenzione per 22 anni. I lavori vengono sempre svolti nel corso dell’estate, per non interrompere l’attività didattica. Nell’estate del 2021 si è intervenuti su 11 plessi scolastici, nell’estate del 2022 su 28 e nell’estate del 2023 su altre 26 scuole. Il numero totale dei lavori portati a termine finora sale quindi a 65.
Un primo bilancio mostra come si sia già avuto un risparmio del 49% sul consumo elettrico degli impianti di illuminazione che ha portato ad un risparmio totale del 32% dell’energia consumata dalle scuole (da 1.085 MWh a 741 MWh). Cosa che di fatto ha ridotto di un terzo la spesa energetica, con un risparmio di circa 100 mila euro nell’anno 22/23 e circa 200 mila previsti a regime. Significativi anche i benefici ambientali: grazie alla nuova illuminazione a led è stata evitata l’emissione in atmosfera di 155mila chilogrammi di Co2, l’equivalente della piantumazione di quasi mille alberi per il 2022/23 e circa 2.000 a regime.
Maggiore sicurezza e maggiore confort nell'impianto di illuminazione
L’operazione ha inoltre consentito di migliorare i livelli di sicurezza e di confort dell’impianto illuminante, dotato di rilevatori di luminosità e di presenza. Il sistema automatizzato si attiva quando si entra in un ambiente e, in base alla luce esterna, è in grado di regolare in modo totalmente autonomo l’intensità della luce.
Il PPP prevede che per ciascuna scuola, vengano sottoscritti contratti di rendimento energetico (Energy Performance Contract), una tipologia di contratto che garantisce alla Pubblica Amministrazione un massimo consumo addebitabile e un risparmio energetico garantito. Nel caso che il risparmio energetico dell’edificio superi il “consumo obiettivo”, l’importo calcolato sulla quota di energia risparmiata, viene tripartito tra Comune, A2A Calore e Servizi e istituto scolastico. Al fine di incentivare un utilizzo consapevole dell’energia degli utilizzatori finali, inoltre, A2A Calore e Servizi girerà la propria quota del riconoscimento alla scuola che, alla fine dell’anno di gestione, si sarà distinta per il risultato ottenuto in termini di risparmio energetico.