Chiari

Il piazzale dell’ex cinematografo comunale porta il nome di Romeo Bosetti

Il "taglio del nastro" giovedì, in occasione del 125esimo compleanno dell’artista, che il cinema ha contribuito a farlo nascere, portato in auge da Guerino Lorini

Il piazzale dell’ex cinematografo comunale porta il nome di Romeo Bosetti
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Un taglio del nastro in occasione di quello che sarebbe stato il suo 125esimo compleanno. Il parcheggio davanti all’ex cinema si chiama adesso piazza Romeo Giuseppe Bosetti. A chiedere l’intitolazione dell’area, dove fino al 2006 era ubicato il cinematografo comunale che è poi stato demolito e oggi vede la presenza degli stalli di sosta, era stato il giornalista (e autore del libro su Bosetti) Guerino Lorini presente all’inaugurazione insieme all’assessore alla Cultura, Chiara Facchetti, che ha fatto in modo che il «sogno» si avverasse.

Il piazzale dell’ex cinematografo comunale porta il nome di Romeo Bosetti

Bosetti è considerato uno dei più importanti fautori della «settima arte» ed è dunque un grandissimo motivo di orgoglio per la città natale. Originario di Chiari, ha trascorso gran parte della sua vita in Francia e soprattutto a Parigi. Lavorò nella celebre casa cinematografica Pathè e poi ne fondò altre due: sono circa 400 le pellicole che vedono il suo contributo. Acrobata, prestigiatore nei circhi più importanti d’Europa e attore, il clarense è stato definito dai più importanti ricercatori e scrittori come il «padre della commedia francese» e il «creatore del meraviglioso e del fantastico» perché grazie al suo linguaggio universale della mimica i suoi film, oltre 250, vennero proiettati nelle sale non soltanto italiane e francesi, ma di tutto il mondo. Fu lui a ispirare «Fantômas», la primissima pellicola che ebbe per soggetto il criminale di fantasia. Morì a Suresnes, in Francia, nel ‘48.

Dopo tanti anni, finalmente, questa piazza viene intitolata a Bosetti. Una proposta di Lorini, che mi sento di ringraziare personalmente per il tempo che ha speso a fare ricerche su questa figura. Un’intitolazione che è anche simbolica: fino a qualche anno fa qui era presente uno dei luoghi culturali più importanti della nostra città e volevamo, dunque, che si ricordasse il cinema teatro comunale anche attraverso il nome di colui che è stato il padre fondatore del cinema muto. Bosetti, infatti, è nato a Chiari proprio il 18 gennaio di 125 anni fa. Siamo sicuri che le iniziative per scoprire e conoscere il nostro concittadino debbano continuare nel tempo. La sua è stata una figura determinante e ci piace pensare che questo possa essere solo il primo passo per poi andare ad approfondire la sua storia.

Infine, l’assessore alla Cultura ha ripercorso anche le tappe fondamentali della vita del clarense, quelle che lo hanno portato a raggiungere il successo e lasciare il segno nel mondo del cinema. Soddisfatto anche Lorini:

Circa 15 anni fa, dopo aver avuto conferma che in città il suo nome fosse totalmente sconosciuto, decisi di dare il via alle ricerche (con due viaggi a Parigi a scavare negli archivi dei giornali ed in quelli del Cinema). Non si trovava nessun documento pubblicazione, articolo di giornale o altro che lo legasse a Chiari. Nulla di nulla. “Questa volta stai prendendo un abbaglio”: mi dicevano gli amici, come a volermi dire di non rischiare dato che avevo già scoperto Piccinelli, mentre di questa esistenza nessuno sapeva nulla. Le uniche notizie che fino ad allora di lui si potevano trovare sui vari siti lo indicavano come “attore e regista italo- francese”. Con mio figlio, che sa smanettare con il computer, prima di scrivere il libro inserimmo tutta una serie di notizie. Oggi, con soddisfazione ed un filo di orgoglio su Bosetti si trova molto. Ad otto anni di distanza dalla mia richiesta, nel suo 125esimo compleanno, grazie all’assessore alla Cultura Facchetti la piazza, nata dalle macerie dell’abbattimento del cinema comunale, viene intitolata proprio a lui che il cinema ha contribuito a farlo nascere, crescere e diffonderlo in tutto il mondo.

Presenti alla cerimonia anche alcuni cittadini, esponenti della Proloco, il consigliere Ermanno Pederzoli e Angelo e Daniela Mena, della Gam di Rudiano, che in passato aveva stampato il libro di Lorini proprio su Bosetti.

Il personaggio

Attore, regista e sceneggiatore, Romeo Giuseppe Bosetti, originario clarense, ma conosciuto in tutto il mondo, ha fatto la storia ed è stato pioniere del cinema.

Lo storico Jean Mitry ha scritto che Romeo Bosetti è stato il protagonista più importante del cinema comico, creatore del genere burlesco, ancor prima che Jean Durand e Mark Sennet potessero anche solo pensarlo e che da lui hanno tratto insegnamento. Per comprendere la genialità di Bosetti che ha fatto scuola ad altri attori e registi emergenti, è sufficiente ricordare che proprio Mark Sennet citato da Mytri, (che acquistava le pellicole di Bosetti per scoprirne i trucchi del mestiere) è stato l’attore sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense di Hollywood premiato con ben due Oscar di cui: nel 1932 e nel 1938.
Alla fine del 1800 a convincerlo ad abbandonare la sua città natale e a lasciare l’affermata carriera teatrale e circense fu l’innato spirito d’avventura e la notizia che a Parigi stava per nascere il rivoluzionario mestiere delle «immagini in movimento». A quei tempi, infatti, non si chiamava «cinema». Nella capitale francese, a partire dal 1902, inizia a farsi apprezzare come attore e regista capace di improvvisare interpretare e creare storie incredibili ricche di comicità, molto richieste dalle case cinematografiche della Francia e di altre parti del Mondo che lo portarono a meritarsi l’appellativo di «Re del burlesque», «genio della risata» e «Padre della commedia francese».

Ad oltre un secolo dalla nascita del cinema muto, non c’è cineteca storica che non disponga di film di Bosetti, pellicole a volte rinvenute per caso, restaurate e conservate come opere d’arte filmografiche uniche ed irripetibili.
Tra gli aneddoti, inoltre, il fatto che nel 1912, la famosa casa cinematografica, Pathè, per promuovere l’artista fece stampare milioni di cartoline con l’immagine di Romeo Bosetti. Queste furono distribuite in molti Paesi e nazioni, tra cui Russia, Cina, Germania, Stati Uniti. Nel libro edito dalla Gam di Rudiano e scritto da Guerino Lorini (due copie si trovano anche al Museo del cinema Gaumont di Parigi e un’altra nella biblioteca del Centro sperimentale di cinematografia di Roma), si racconta che Bosetti fu il primo regista ad avvalersi degli animali feroci. Suoi anche i primissimi film sulla storia del Far West. Sempre lui, ribaltando gli schemi, aggiunse nelle pellicole e sui manifesti i nomi delle attrici donne, fino ad allora precluse, dando il via alla prima forma di parità tra maschi e femmine. «Lasciando al palo tutti i registi di quel tempo» nel 1913, Bosetti (con la regia di Louis Feuilladè) è stato anche il produttore del primo film poliziesco «Fantömas».

Con l’avvento del colore e del sonoro, l’artista bresciano dovette cedere il passo alle nuove generazioni rimanendo comunque in attività come «maestro di scena» fino al 1946. Morì a 75 anni: la notizia della scomparsa, il 27 ottobre 1948, fu data da tutti i giornali francesi e non solo.
Due anni dopo, alla sua morte, la città di Nizza decise di ricordarlo intitolandogli il «Cinema Teatro Romeo Bosetti» e, inoltre, data la sua immortale fama in Francia, ogni anno Parigi dedica al clarense una rassegna dei suoi film. Sempre su richiesta di Lorini, anche a Roma gli è stata dedicata una via, proprio nei pressi di Cinecittà (dove vengono ricordati i più grandi, da Fellini a Totò).

Cultura e conoscenza popolare devono stare ai primissimi posti di ogni programma politico - aveva ribadito Lorini (che ha fornito il materiale per la stesura di questo articolo, ndr) - Ricordare i clarensi che in passato hanno contribuito a dare lustro alla nostra città è una questione d’orgoglio, senso d’appartenenza e rispetto. La storia è come un affresco, a noi il compito di dotarla della giusta cornice.

Della stessa idea, già in passato, si era detta l’assessore alla Cultura Chiara Facchetti:

Con l'intitolazione a Romeo Bosetti del piazzale ex cinema, intendiamo portare alla luce e alla conoscenza dei clarensi e non solo di questa importante figura che ebbe i suoi natali a Chiari e che nel secolo scorso diede un contributo fondamentale alla nascita del cinema muto francese, oltre che ad essere un apprezzato attore, regista e produttore, punto di riferimento di artisti del calibro di Charlie Chaplin. L'omaggio alla figura di Romeo Bosetti ci permette di proseguire nel percorso culturale di scoperta e conoscenza di personaggi legati alla nostra città.

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