l'opera

Il Nastro di Speranza «in trasferta» a Roma ma per celebrare il Natale avvolge la Parrocchia San Lorenzo

Tantissimi i quadrotti all'uncinetto che lo compongono

Il Nastro di Speranza «in trasferta» a Roma ma per celebrare il Natale avvolge la Parrocchia San Lorenzo

In viaggio a Roma il Nastro della speranza avvolgerà per Natale la Parrocchia.

A Roma il Nastro di Speranza

«Laboratorio della Speranza»: questo il nome ufficiale per il cantiere del progetto di Natale della Parrocchia di Manerbio dedicato alla comunità. Ci son cascati di nuovo, è proprio il caso di dirlo, perché le iniziative del gruppo manerbiese dedicate alla celebrazione delle ricorrenze più importanti per la città sono ormai una bella abitudine alla quale partecipano in tantissimi. E l’effetto wow non si è fatto attendere nemmeno stavolta con la realizzazione di un lunghissimo nastro verde realizzato interamente all’uncinetto e poi assemblato. L’opera che avvolge la parrocchia è un modo per vivere la natività in un clima di speranza, speranza della quale in questi tempi c’è un grande bisogno.

Tantissimi i quadrotti 50x50cm che le mamme e le nonne della parrocchia hanno realizzato durante il laboratorio, ma anche per il centro della città, per avvolgere esternamente la chiesa parrocchiale. Infatti alcuni volontari caparbi hanno sfidato il freddo per rendere partecipe ancora di più l’intera comunità del grande progetto. Ma non solo perché una parte del nastro della speranza è stato esposto nel giorno dell’Immacolata in piazza San Pietro a Roma dalle coppie che hanno partecipato all’itinerario in preparazione al matrimonio.

Questo progetto, così come quelli già realizzati in precedenza, diventa una sorta di installazione artistica ma anche sorte di perfomance di street art, così nella città eterna il nastro verde è stato immortalato dall’alto dai fotografi di Vatican Media.

«Con questo grande nastro che avvolgerà la chiesa vogliamo dire che “la comunità è un segno di speranza” quando cammina insieme!» hanno fatto sapere dalla cabina di regia.

Il manto benedetto da Papa Francesco

Il primo passo verso la realizzazione di progetti come questo è stato fatto oltre due anni fa, quando l’iniziativa della Parrocchia era stata quella di invitare i fedeli a realizzare dei quadrati di stoffa dove erano impressi i nomi di persone care che si desiderava affidare alla Madonna. Un invito accolto da talmente tante persone che si è pensato di raccoglierli e cucirli tutti insieme per far sfilare la grande opera durante la Seconda di Ottobre. La coperta composta da oltre 2mila e 700 pezzi, anche in quel caso, era stata confezionata grazie al lavoro instancabile delle Sarte all’opera.

A portare il bellissimo, e coloratissimo, progetto nella Capitale erano stati una manciata di manerbiesi «capitanati» da don Alessandro Tuccinardi, impossibile non notarla in piazza San Pietro, così Papa Francesco prima si era complimentato per il progetto e poi aveva benedetto il manto. A seguire sul manto sono state cucite 3mila stelle La comunità aveva avuto come ispirazione Stella Maris, «Madonna Stella Maris» si riferisce a un antico titolo della Vergine Maria, che significa «Stella del Mare» in latino, e indica il suo ruolo di guida, speranza e protezione. Quest’anno sul manto sono state applicate le foglie verdi in un messaggio di speranza, affinché la speranza possa germogliare, ad ogni foglia corrisponde una preghiera.