La storia

Il miglior bar d'Australia parla bresciano: l'intervista a Giorgio Gervasoni

«Sono partito in cerca di avventura, ma qui ho trovato una carriera che mi piace e ora mi dedico a quella».

Il miglior bar d'Australia parla bresciano: l'intervista a Giorgio Gervasoni
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di Stefania Vezzoli

 

É partito dalla Franciacorta sei anni fa, a 21 anni, con l’idea di vivere un’avventura dall’altra parte del mondo. Adesso il 27enne Giorgio Gervasoni, cresciuto ad Adro (con una parentesi a Iseo, dove si è trasferita la sua famiglia) sta vivendo un momento magico: il locale in cui lavora, a Sidney, è stato infatti eletto miglior bar d’Australia e, per un soffio, ha sfumato l’obiettivo di diventare il numero uno del mondo.

La sua testimonianza, raccolta attraverso WhatsApp (che permette di superare agilmente le distanze e il fuso orario che ci separano da Sidney) è una di quelle che fanno bene al cuore: la storia di un giovane che con impegno, buona volontà e talento, ha saputo arrivare davvero lontano.

Cominciamo con le presentazioni: come si chiama il bar in cui lavori? Quali prestigiosi riconoscimenti ha conquistato?

«Lavoro e vivo da 8 mesi a Sydney per una compagnia chiamata Maybe Group. Abbiamo 4 locali, tra cui Maybe Sammy, il miglior bar d’Australia. In realtà Maybe Sammy ha vinto numerosi premi in 4 anni di apertura, sono 3 anni di fila che siamo tra i 50best, l’anno scorso al numero 11, attualmente al numero 22 (abbiamo perso qualche posizione a causa del Covid). Abbiamo vinto il “Mitcher’s art of hospitality”, premio dedicato al bar che offre la miglior ospitalità e servizio. Settimana scorsa eravamo ai “Tales of the cocktail” a New Orleans, altro premio super prestigioso dove abbiamo portato a casa il miglior bar team (riconoscimento al locale con la miglior squadra di bartender). Martin, il nostro capo, ha vinto come brand ambassador dell’anno, ed eravamo tra i 4 finalisti nella categoria miglior bar internazionale, ma purtroppo non abbiamo vinto».

Quali sono i punti di forza del locale?

«Maybe Sammy è un bar unico, tutti i nostri locali prendono il nome da un grande artista degli anni Cinquanta e Sessanta, Sammy Davies Jr in questo caso. L’ambientazione è estremamente curata, entrando ti senti trasportato a Hollywood o Los Angeles negli anni Cinquanta. Ti sembra di essere un po’ un vip su un red carpet, tutto è molto glamourous, e divertente. Il nostro obiettivo è far si che ogni ospite lasci il locale dopo aver trascorso una serata memorabile. Ci piace ballare, cantare, scherzare, ci sono bolle, fiamme, colpi di scena e trucchi magici, per regalare ai nostri ospiti la miglior serata della loro vita».

Perché hai deciso di lasciare la Franciacorta ed emigrare in Australia?

«Vivo in Australia da quando ho 21 anni, con un parentesi di un anno e mezzo in Nuova Zelanda. Ho trascorso la maggior parte di questo tempo a Melbourne occupandomi di caffè. Melbourne è la capitale mondiale del caffè, e lavoravamo per una famosissima compagnia locale. Da otto mesi a questa parte mi sono trasferito a Sydney proprio per motivi di lavoro. Inizialmente, la decisione di raggiungere l’altra parte del mondo è stata presa un po’ a caso, in cerca di avventura. Poi, però, qui in Australia ho trovato una carriera che mi piace parecchio e ora mi dedico al 100% a quella. Al momento essere a Sydney, è la cosa migliore per la mia carriera, ma non escludo di spostarmi in futuro».

Insomma, Giorgio è felice e realizzato, ma non si sente arrivato, ed è pronto a fare tutta la strada che serve per far sì che i suoi sogni diventino realtà.

 

 

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