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Il lago segna +89 centimetri, ma manca ancora il 43% della risorsa idrica

Superata dopo un anno e mezzo la media storica grazie a piogge e diga chiusa

Il lago segna +89 centimetri, ma manca ancora il 43% della risorsa idrica
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Gli effetti benefici della pioggia e del tavolo permanente per la gestione delle risorse idriche, istituito in Regione Lombardia per far fronte alla siccità, si fanno sentire sul lago d'Iseo.

Il lago segna +89 centimetri, ma manca ancora il 43% della risorsa idrica

Il Sebino in un mese ha recuperato quasi 90 centimetri di acqua e per la prima volta dopo un anno e mezzo è tornato sopra la media storica degli ultimi novant’anni. Le piogge però non bastano per risolvere la situazione di criticità che stiamo vivendo in tutta la Lombardia, come ha ricordato anche l’assessore Massimo Sertori, delegato all’Utilizzo della risorsa idrica.

"Sicuramente utili e importanti le piogge e le nevicate di questi ultimi giorni, ma la situazione in Lombardia continua a essere monitorata quotidianamente con tutte le attenzioni dovute - ha dichiarato - Infatti, siamo ancora alle prese con un forte deficit, quantificabile in un -43%. Oltre alle recenti precipitazioni, un elemento rilevante è quello assunto dal tavolo permanente istituzionale, un momento di confronto e ascolto durante il quale tutti i soggetti chiamati in causa hanno agito responsabilmente. E in cui tutti hanno condiviso azioni mirate alla corretta razionalizzazione delle risorse".

Stando ai dati forniti dai bollettini dell’Arpa sulle riserve idriche del bacino dell’Oglio, il Sebino è passato da 38 a 52 milioni di metri cubi di acqua invasata nell’ultima settimana, con un riempimento del 61%.

Alla diga di Sarnico il livello del lago misurato oggi, martedì 9 maggio, è di 89 centimetri sopra lo zero idrometrico, a fronte di una media di 62 centimetri. Gli afflussi a lago dall’Oglio e quindi dalla Vallecamonica restano al di sotto della media e si assestano intorno ai 54 metri cubi di acqua al secondo (a fronte di una media di 76), mentre il Consorzio dell’Oglio, che regola le portate di acqua in uscita, ha potuto cominciare ad aprire la diga di Sarnico: il deflusso è di circa 34 metri cubi di acqua al secondo, a fronte di una media del doppio.

L’obiettivo resta invasare quanta più acqua possibile in vista dell’inizio della stagione irrigua, quando ci sarà bisogno di maggiori rilasci per alimentare le rogge della bassa bresciana e bergamasca. Nonostante il recupero che sta vivendo il Sebino, le scorte di neve camune sono la metà rispetto alla media storica: manca ancora il 43% circa delle risorse idriche per far fronte alla stagione estiva.

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