Sanità

Il Crem compie i suoi primi 20 anni

"L'obiettivo, elaborare strategie terapeutiche a servizio dell’uomo e nel rispetto della vita”.

Il Crem compie i suoi primi 20 anni
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Nel 2002 aveva iniziato la sua attività all’interno dell’ospedale bresciano, nato da poco tempo. Ora festeggia i primi vent’anni di attività, con risultati apprezzati in tutto il mondo scientifico.

Centro di eccellenza

Il CREM, centro d’eccellenza intitolato alla memoria di Madre Eugenia Menni, Superiora Generale della Congregazione Ancelle della Carità, che lo aveva fortemente voluto, giunge dunque in questi giorni ai due decenni di attività,  caratterizzati da un altissimo livello nella ricerca sulla placenta umana come risorsa alternativa di cellule staminali adulte, in grado di rigenerare i tessuti.  Per comprendere le proprietà e le potenzialità di quello che è stato definito ‘l’albero della vita’ nella cura di diverse malattie infiammatorie e oncologiche.

“La missione del CREM – spiega la professoressa Ornella Parolini, direttrice del Centro di Ricerca Eugenia Menni e Ordinario di Biologia Applicata all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma – parte dalla consapevolezza che la ricerca è fonte di conoscenza, ed è necessario operare con entusiasmo scientifico sulle frontiere più avanzate della ricerca biomedica, creando varie competenze professionali per favorire collaborazioni scientifiche nazionali e internazionali. Obiettivo, elaborare strategie terapeutiche a servizio dell’uomo e nel rispetto della vita”.

Il CREM è stato tra i pionieri di questa linea di ricerca in un settore di frontiera come la medicina rigenerativa ed ha contribuito alla sua diffusione attraverso la costituzione di una società scientica, IPLASS (International Placenta Stem Cell Society –  www.iplassociety.org). La società ha lo scopo di creare una rete internazionale di esperti per confrontare risultati e per divulgare, promuovere e far progredire sia la ricerca di base che quella clinica.

 

Congresso internazionale

È proprio in occasione dei 20 anni del CREM che il 2 e 3 settembre al Paolo VI di Brescia si terrà il congresso internazionale “Clinical Translation of Perinatal Derivatives: Where Do We Stand?” organizzato dalla Prof.ssa Parolini e il suo team del Centro di Ricerca Eugenia Menni (CREM).  L’evento coinvolgerà i ricercatori membri della società scientifica “International Placenta Stem Cell Society – IPLASS” e i partecipanti del progetto europeo COST SPRINT Action. Saranno presenti numerosi ospiti da tutto il mondo (Austria, Belgio, Brasile, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Israele, Regno Unito, Spagna, Svezia, Svizzera, USA) che esporranno gli ultimi sviluppi nella ricerca scientifica e clinica riguardo le cellule staminali isolate dalla placenta umana; questo confronto getterà nuove basi per guidare la ricerca futura nell’ambito della medicina rigenerativa. Sarà dato ampio spazio ai giovani ricercatori, per i quali sono previsti premi per le migliori presentazioni orali e poster.

Utilità della placenta

Ma in che cosa consiste l’Utilizzo dei derivati perinatali e quali prospettive offre alla cura dei pazienti?

“Dopo un parto la placenta e il cordone ombelicale possono venire donati a Fondazione Poliambulanza e recuperati dal CREM invece che essere eliminati come scarto spiega la direttrice Ornella Parolini, alla guida del CREM dal 2002 – La placenta comprende una sacca membranosa, la membrana amniotica che circonda l’embrione, dalla quale vengono isolate le cellule staminali. Da queste, attraverso procedure di studio standardizzate, si ottengono cellule e altri componenti bioattivi. Recentemente è stato osservato che le cellule staminali isolate dalla placenta sono in grado di secernere diversi fattori coinvolti nell’azione terapeutica in quanto sono in grado di promuovere la rigenerazione tissutale attraverso l’azione esercitata su altre cellule, per esempio quelle del sistema immunitario o altre staminali.”

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