Il Consiglio ha approvato la Variante al Pgt: via libera al progetto Fontanelle
Ora si tratta solo di aspettare le proposte progettuali della Curia
di Alberto Boldrini
Il Consiglio comunale di martedì sera è iniziato con un minuto di silenzio per onorare la memoria dell’ex sindaco Gianantonio Tosoni e di Silvio Berlusconi. Poi via alle votazioni per il nuovo regolamento edilizio e soprattutto per le centinaia di osservazioni relative al Piano di Governo del Territorio. Chi aspettava con interesse la discussione relativa al "Progetto speciale Fontanelle" ha potuto assistere ad un dibattito animato al termine del quale si è capito che con l’approvazione del Pgt l’idea di una «trasformazione» dell’area dedicata al Santuario di Maria Rosa Mistica ha il via libera ed ora si tratta solo di aspettare le proposte progettuali della Curia.
Via libera al progetto Fontanelle
Il capogruppo del Pd Beatrice Morandi ha ricordato che diversi soggetti hanno presentato istanze affinché fosse stralciato o ridimensionato «il progetto speciale».
All’interno della scheda di piano viene data la possibilità a Fondazione Rosa Mistica di realizzare su una superficie lorda di 4000 mq. rispetto ai 5000 mq. richiesti precedentemente. Sui 4000 mq. viene data la possibilità di realizzare “attrezzature religiose” e all’interno di questo ambito possono starci luoghi di culto, piuttosto che servizi per i ministri di culto, aree per attrezzature culturali, parcheggi, aree a verde, residenze di servizio all’attività. Nella scheda relativa alle Fontanelle non ci sono però indicazioni specifiche e si rimanda ad un piano attuativo quando il proponente deciderà di accogliere la possibilità che viene fornita. Con la Variante, in quello che era un territorio agricolo viene data la possibilità di costruire nuovi edifici, nuove strutture: non si parla di valorizzazione dell’esistente o di messa in sicurezza e questo forse è alla base del malcontento che si percepisce tra i cittadini e di cui noi questa sera ci facciamo portavoce. Mi permetto di dire che è stata avvertita una grossa carenza di trasparenza da parte dell’Amministrazione che a tante domande ha sempre risposto di non aver mai visto alcun progetto. O si mette in dubbio ciò che viene dichiarato dall’amministrazione oppure prendiamo per buona la versione “non abbiamo mai visto alcun progetto" Se prendiamo per buona quest’ultima versione ci sentiamo di dire che si sta prendendo una decisione inconsapevole, in sostanza si chiede di accettare a scatola chiusa una realtà che per vostra stessa ammissione non si conosce fino in fondo. Noi chiediamo di meditare con attenzione sul fatto che qualsiasi scelta venga presa oggi peserà senza ombra di dubbio sul futuro di Montichiari. Mi viene da dire che si preferisce “l’unicità della sacralità del sito” a spese dell’unicità ambientale. Ribadisco che noi siamo favorevoli alla sistemazione dell’esistente, anche noi portiamo rispetto per questo luogo di culto, ma chiediamo che si proceda solo a ciò che è strettamente necessario perché è il luogo più bello e intonso che sia rimasto a Montichiari.
La replica
Dura la replica del sindaco, Marco Togni.
Le illazioni che ho sentito stasera non mi piacciono per niente in quanto è falso affermare che c’è stata mancanza di trasparenza da parte dell’Amministrazione. Per quanto riguarda le Fontanelle è opportuno ricordare che da tempo si possono realizzare 3769 m.q. di superficie calpestabile, di fatto c’era un diritto acquisito quindi anche durante gli anni della precedente amministrazione se avessero presentato un progetto per costruire avrebbero avuto tutto il diritto di farlo. A partire dal 2021, gente molto probabilmente poco informata, ci ha messo del suo diffondendo le notizie più strampalate di cui ci sono varie testimonianze. Il dato di fatto è che nel 2019 le Fontanelle sono state riconosciute ufficialmente luogo di culto come Santuario. Di una proclamazione simile, nessuna Amministrazione può dirsi responsabile, la responsabilità è relativa al fatto che dopo il riconoscimento del luogo di culto ci sarà sicuramente più affluenza di pellegrini e quindi la situazione è da gestire. Noi abbiamo specificato nei pochi incontri che ci sono stati che per regolarizzare la situazione dei parcheggi non si poteva semplicemente presentare un permesso di costruire ma doveva esserci una trasformazione urbanistica della zona, ovvero l’individuazione di terreni con specificate funzioni di destinazione, questo è il vero nocciolo della questione. Dopo le illazioni fatte ho scritto alla Diocesi chiedendo cosa si volesse realizzare. Hanno risposto per sommi capi e ad oggi un progetto non è stato presentato. Come Amministrazione abbiamo sottolineato pochi ma semplici elementi. Il primo è che l’area da utilizzare per edificare è quella che ad oggi è già edificata, senza sbordare, visto che hanno un diritto acquisito e riconosciuto. Secondo punto le pendici del colle di San Giorgio non devono essere assolutamente toccate. In terzo luogo abbiamo evidenziato la necessità di un intervento sulla cascina di San Giorgio attualmente di proprietà privata da riqualificare qualora si facesse un intervento nell’area. La Fondazione Rosa Mistica ha accettato. In definitiva, la Fondazione non chiede di cementificare 82mila 980 m.q., inizialmente sono stati chiesti 5mila m.q. e con le osservazioni li hanno ridotti a 4mila m.q.. La differenza tra la metratura per cui esiste già autorizzazione a costruire e quella richiesta è di 321 m.q. Questo è quello che si va ad autorizzare di fatto questa sera. Chi vuole fomentare polemiche continui pure, noi abbiamo la coscienza pulita. Ad oggi nulla è stato presentato alcun progetto e quando sarà il momento tutto sarà valutato dagli uffici competenti ancor prima che dall’Amministrazione, poi, fatte le dovute verifiche, potrà esserci l’approvazione definitiva. Siamo contrari anche alla cementificazione dei parcheggi o asfaltatura. Credo che il vescovo sia in buonafede, e scusatemi il gioco di parole, quando dice che non vuole assolutamente deturpare il luogo, Chi vuol fare casino lo faccia pure, poi la verità verrà a galla.