Il Comune di Erbusco era uno degli unici del Bresciano a non applicare l’Irpef, l’Imposta sul reddito delle persone fisiche. Nel Consiglio di venerdì scorso, però, l’Amministrazione ha dovuto cambiare rotta al fine di far fronte alle criticità del bilancio. L’aliquota unica è stata fissata a 0,55%, mentre la soglia di esenzione è di 20mila euro.
Il Comune di Erbusco “costretto” ad applicare l’Irpef
“Purtroppo, per una serie di motivi (tagli ai trasferimenti, aumenti delle spese per le bollette ecc. ndr), il bilancio è in difficoltà – ha spiegato il sindaco Ilario Cavalleri – Quindi siamo costretti ad applicare l’Irpef, ma abbiamo cercato di farlo facendo attenzione a non colpire le fasce più deboli. Per questo abbiamo fissato la soglia di esenzione a 20mila euro lordi: abbiamo calcolato che a Erbusco ci sono 6.400 cittadini che producono reddito, e più della metà saranno esonerati dal pagamento dell’imposta. Inoltre abbiamo scelto di applicare un’aliquota unica di 0,55%”.
Attenzione alle fasce più deboli
Insomma, tutte le persone con un reddito sotto i 20mila euro non saranno colpiti dalla tassazione. “So che molti altri Comuni vicini applicano l’aliquota al massimo (0,8%), o hanno una soglia di esenzione più bassa: noi abbiamo cercato di fare tutto il possibile per ridurre l’impatto”, ha precisato ancora il sindaco, ribadendo che il Comune è conscio del momento di difficoltà per tante famiglie.