Il calcio free style conquista Assago
Michael Sievoli, 19 anni, si è esibiti sulle note di Lazza e Sfera conquistando il pubblico. Numerose le collaborazioni avviate dall’artista del pallone, che da anni promuove la disciplina
Ha cominciato nel giardino di casa, durante il Covid, sotto gli occhi discreti degli alberi e di qualche vicino di casa curioso, ed è finita sul palco del Forum di Assago, davanti a migliaia di persone, dove il coccagliese Michael Sievoli si è esibito sulle note di Lazza e Sfera Ebbasta. La sua specialità? Il calcio free style, una disciplina nuova, che tra un’acrobazia spettacolare e l’altra si sta ritagliando il proprio posto nel mondo dello sport.
Il calcio free style conquista Assago
Si tratta infatti di un’arte ancora «senza vessillo», una disciplina con le sue regole, le sue modalità "ma che di fatto lo Stato, che non ha riconosciuto ufficialmente come sport", ha spiegato Michael, 19enne e studente di Scienze Motorie a Milano, con un grande futuro davanti. In Italia il calcio free style è approdato tra il 2010 e il 2015, un fenomeno esploso sui social e diventato sempre più popolare tra le nuove generazioni.
Di base tratta dell’arte del palleggio acrobatico con il pallone da calcio, ma a mio parere è una definizione che non riesce a cogliere tutte le varianti e le sfumature (per esempio, il lavoro molto sulla palla a terra): la cosa bella di questa disciplina è che ognuno può creare uno stile tutto suo, basta non usare le mani,
ha continuato il 19enne, che al calcio free style si è avvicinato da autodidatta durante la quarantena, guardando dei video.
Per un ragazzo cresciuto a colpi di pallone in oratorio, si è aperto un mondo in cui dare sfogo alla creatività. Una passione che è andata sempre più strutturandosi, prima con le lezioni private, poi tra le fila di Freestyle team che lo ha portato a collaborare con tantissime realtà di spicco, dalla Fiorentina all’Inter (non è mancata infatti anche un’esibizione a San Siro) per animare il pre partita o altri eventi con le sue performances da artista del pallone.
Poi, il 17 dicembre, si è coronato il sogno quando Drillionaire ha conquistato il pubblico del forum di Assago con uno show senza precedenti, con decine di artisti. E sul palco c’era anche Michael.
Mi sono esibito sulla traccia “10”, cantata da Lazza e Sfera, assieme a Davide Pisani, il mio compagno di team. E’ stato uno dei migliori show che abbia mai fatto. Davanti avevo migliaia di persone, ero preso dal momento e dall’euforia ma mi sono esibito come se fossi stato a casa mia: mi sono detto “fai quello che sai fare” e infatti è andata benissimo.
Un grande momento di gloria e sicuramente non l’ultimo. Questo weekend, il 20 e 21 gennaio, il 19enne sarà uno dei volti dell’internazionale di calcio freestyle che si terrà a Roma, reduce dell’esperienza di due mondiali affrontati negli anni scorsi: uno in modalità online, dove si è classificato al 32esimo posto, e uno in presenza a Praga.
L’obiettivo, però, va ben oltre la competizione.
Io oggi vivo su due lunghezze diverse: da una parte c’è quella del guadagno, il mio sogno sarebbe poter vivere facendo questo,
ha aggiunto. L’altra parte, invece, è quella romantica, l’utopia che si impegnerà a trasformare in realtà.
Tra 15 anni da oggi vorrei vedere molti più ragazzini che praticano il calcio free style: oggi siamo ancora in pochi, c’è solo una scuola e questa disciplina non è ancora considerata sport, piuttosto collocata sotto la categoria di danza sportiva. Vorrei invece che avesse il proprio riconoscimento.