Orzinuovi

I versi del poeta orceano dedicati alla regina fanno commuovere re Carlo

Il sovrano d’Inghilterra in risposta ha inviato al giovane una lettera di ringraziamento ed una fotografia d’epoca

I versi del poeta orceano dedicati alla regina fanno commuovere re Carlo
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di Marianna Baldo

"A sua maestà". Il componimento poetico è giunto a Re Carlo III in ricordo e in onore di sua madre, la Regina Elisabetta II. Autore del toccante gesto in grado di far aprire il cuore dello stesso sovrano del Regno Unito non poteva che essere lui, il giovane poeta orceano Gianluca Ricca.

I versi del poeta orceano dedicati alla regina fanno commuovere re Carlo

Lo avevamo definito nei mesi scorsi «Un fiore cresciuto facendosi strada nell’asfalto», il ragazzo moderno con sani principi e spesso voce fuori dal coro che sbatte in faccia alla nostra società «non si può far di tutta l’erba un fascio» a suon di versi poetici.

Da sempre affascinato dai reali del Regno Unito, la sensibilità del giovane orceano aveva già portato a mettere su carta un componimento dedicato a Lady D (Diana Frances Spencer o meglio nota come Lady Diana, principessa del Galles, moglie dell’attuale Re Carlo dal 1981 al 1996 – anno del divorzio). Gianluca è stato particolarmente colpito dalla scomparsa della Regina Elisabetta II, il cui regno è durato 70 anni e 214 giorni ed è stato il più lungo della storia britannica.
Appresa la notizia che ha sconvolto tutto il mondo, quell’8 settembre 2022, ecco che la penna raffinata ha iniziato a far scorrere l’inchiostro su una pagina bianca, rendendola un vero e proprio capolavoro in onore dell’altezza reale ormai scomparsa. L’emozionante componimento è stato inserito nell’ultima raccolta a firma Ricca, dal titolo "Neoestetismo: un nuovo senso del bello" che la primavera scorsa ha attirato l’attenzione di molte persone nella rocca orceana.

La risposta

Preso dall’impeto a inizio estate ha inviato la poesia dal titolo «A sua maestà» rigorosamente e fedelmente tradotta in inglese proprio a Re Carlo III, senza aver poi risposta. Giovedì scorso, 14 dicembre, ecco che nella cassetta delle lettere il giovane autore, classe 2003, ha trovato una busta proveniente dal Regno Unito, con tanto di timbro "Royal Mail" e "Buckingham Palace". Aperta in fretta e furia, in preda all’emozione legge sulla carta intestata l’inconfondibile «The Palace», ha scoperto che il 5 dicembre Carlo ha trovato il tempo di rispondere alla sua missiva dei mesi prima.

Non solo una risposta istituzionale, quale quella d’apertura "Caro Gianluca, il Re mi ha chiesto di ringraziarti per la tua lettera e per il tuo messaggio di cordoglio in seguito alla morte della madre di Sua Maestà, la Regina Elisabetta II. È stato gentile da parte tua raccontare al Re qualcosa di te e del tuo lavoro e allegare una poesia su Sua defunta Maestà. Sua Maestà è stato commosso che tu gli abbia inviato queste parole premurose. Il Re ti è molto grato per esserti preso carico di scrivere come hai fatto e mi ha chiesto di inviarti i suoi più calorosi auguri".

Ma allegata alla presente c’è anche una fotografia della Regina in giovane età con Carlo ancora bimbo e una dedica del tutto personale scritta dal Re in persona «è stato molto gentile da parte tua mandarmi un messaggio così meravigliosamente generoso dopo la morte della mia amata madre. Le tue parole più premurose sono enormemente confortanti e non posso dirti quanto profondamente siano apprezzate in questo momento di immenso dolore».

Il giovane poeta orceano ha raccontato di essere emozionato e onorato dall’inaspettata risposta «avevo mandato a Re Carlo III per posta la mia poesia dedicata alla memoria della Regina Elisabetta II, giovedì con grande onore ho ricevuto direttamente da Buckingham Palace le parole del Re, è un grande onore per me».
Ancora una volta l’anima sensibile, l’istinto cristallino e senza ombre, del giovane diamante grezzo orceano, hanno dimostrato che «tenersi vicini al cuore» come si canta in una nota canzone della cantautrice Elisa è ancora, e sempre lo sarà, il modo migliore per sopravvivere a una società sempre più «di plastica».

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