Depuratore del Garda

I sindaci ricorrenti del Chiese hanno incontrato l'assessore regionale al Territorio Foroni

Illustrate tecnicamente le conseguenze per il territorio del Chiese con i depuratori del Garda a Gavardo e Montichiari

I sindaci ricorrenti del Chiese hanno incontrato l'assessore regionale al Territorio Foroni
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I sindaci ricorrenti dell'asta del Chiese hanno incontrato l'assessore regionale al Territorio Pietro Foroni.

I sindaci del Chiese in Regione per incontrare l'assessore Foroni

Dopo l'incontro con l'assessore regionale al Territorio Pietro Foroni i sindaci ricorrenti dell'asta del Chiese hanno diramato un comunicato stampa in cui si legge:

"Abbiamo incontrato l’assessore regionale al territorio per illustrare la nostra posizione tecnica in merito alle conseguenze che avrebbe, per il territorio del Chiese, la localizzazione della depurazione scelta dal Commissario. Nel corso della riunione l’assessore ha ricordato che le Legge Regionale attribuisce all’ATO il compito di scegliere dove realizzare il nuovo depuratore e occuparsi della progettazione definitiva ed esecutiva. Abbiamo spiegato a Regione i motivi per cui noi sindaci ci siamo rivolti al T.A.R. in quanto riteniamo che il Governo prima ed il Parlamento poi non hanno assegnato al Commissario i potere di scelta dei luoghi e di predisposizione dei progetti. Inoltre abbiamo ribadito che la tutela del territorio può essere garantita solamente dall’effettuazione di una seria valutazione preventiva di tutte le conseguenze ambientali dell'intero sistema di collettamento e di depurazione, cosa che nessuno, nemmeno il Commissario, ha fatto. L’Assessore ha ribadito che Regione non ha avallato alcun progetto. Abbiamo mostrato all’Assessore altri possibili corpi recettori che non siano il Chiese e, di conseguenza, nuove possibili localizzazioni per i depuratori che potrebbero essere realizzate in territorio lombardo. Al riguardo, ci è stato chiesto di presentare uno studio di fattibilità e se sarà ritenuto valevole, la Regione lo sosterrà. Non è compito dei comuni fare studi di fattibilità alternativi, percorrendo strade non ancora intraprese. Come più volte abbiamo ribadito, sarebbe toccato ad Acque Bresciane fare queste valutazioni. Tuttavia, non intendiamo sottrarci all’apporto collaborativo che la Regione ci ha chiesto, perché abbiamo molto approfondito la questione del depuratore che serve da un lato per risolvere i problemi fognari dei comuni gardesani ma non può dall’altro lato danneggiare il territorio del Chiese. Per evitare spreco di energie, però, abbiamo assoluta necessità di potere consultare tutti i dati raccolti dall’Università di Brescia che, purtroppo ha negato l’accesso a tutta la propria attività. Abbiamo manifestato all’Assessore l’auspicio che il DICATAM di Brescia torni sulle proprie posizioni, senza attendere l’imminente sentenza del T.A.R. al quale abbiamo chiesto di ordinare all’università di condividere tutti i dati, che sono pubblici e sono frutto dell’impiego di risorse pubbliche. Noi abbiamo le idee chiare, ora dobbiamo solo valutare con i nostri tecnici cosa è possibile fare all’interno degli incarichi già affidati a tutela del territorio".

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