I residenti di via Cavour a Iseo si mobilitano contro la cementificazione
I residenti si mobilitano per dire «no» alla cementificazione di una delle poche aree non urbanizzate rimaste a Iseo: tra le critiche alla modifica del Pgt mosse dai cittadini all'Amministrazione anche la realizzazione di due strade di collegamento con via Bonardi.
Sono 207 le firme raccolte e depositate in Comune a Iseo contro la realizzazione dell’ambito di trasformazione residenziale di via Cavour. I residenti chiedono chiarimenti in merito alle abitazioni che, secondo il nuovo Piano di governo del territorio, dovrebbero sorgere proprio a ridosso delle loro case.
I residenti di via Cavour a Iseo si mobilitano contro la cementificazione
"Chiediamo che l’ambito di trasformazione di Via Cavour preveda la realizzazione di un parco urbano, come stabilito dal Pgt previgente, con la medesima superficie (metà del comparto) e con un orientamento che rispetti i residenti delle vie limitrofe e chi vive di fronte - si legge nel documento protocollato a Palazzo Vantini dai residenti che si sono mobilitati - Chiediamo inoltre che vengano rispettate le distanze di rispetto dalle preesistenti attività e industrie insalubri (Carpenteria Zabo Sas e l’allevamento zootecnico dell’Azienda agricola Fusari), incompatibili con nuovi ambiti di carattere residenziale".
L’area rappresenta un "elemento di respiro" all’interno della fitta trama urbanizzata di Iseo. "Per converso, nel Pgt adottato si toglie nei fatti proprio quell’elemento di respiro salvaguardato dalle previsioni urbanistiche del pgt previgente", evidenziano i firmatari della petizione, che "boccia" il disegno urbanistico che l’Amministrazione del sindaco Marco Ghitti intende realizzare in via Cavour poiché "non rispetta i requisiti di vivibilità e di qualità urbana che il governo del territorio locale deve perseguire".
Nella petizione si punta l’attenzione anche sulle vasche interrate per la raccolta delle acque meteoriche, "a dir poco indispensabili, vista la presenza di torrenti a monte dell’area". E si chiede anche di non realizzare le nuove strade di collegamento tra via Cavour e via Bonardi, poiché questa sarebbe "in danno dei residenti di via Bonardi, nonché di chi vive in via Privata San Vigilio e nella traversa II di via Bonardi, in termini di emissioni inquinanti, acustiche, alterazioni del microclima urbano e di sicurezza dell’utenza della strada".
Infine, i firmatari chiedono che le tipologie edilizie consentite siano "abitazioni singole, bifamiliari o villette a schiera con giardino" e che il Comune si impegni a "limitare il consumo di suolo libero in base alle reali esigenze insediative".
La posizione del Comune
Per il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Cristian Quetti, la raccolta firme e la petizione dei residenti è "un atto legittimo e rispettato", purché costruttivo e propositivo.
"Si tratta di un’iniziativa lodevole che, per certi versi, intraprende la strada di confronto auspicata dall’Amministrazione - ha dichiarato - Tuttavia restiamo stupiti di come l’ambito ex D, di fronte a una ricalibratura volta a ridurre i volumi consentiti, sia oggetto di critiche così pesanti, dato che nel 2012 nessuno si oppose alla sua costituzione, per quanto all’epoca ben più gravosa. Inoltre i diritti edificatori acquisiti in passato, per i quali da anni si pagano le tasse, non possono essere cancellati dall’oggi al domani. Gli errori urbanistici riscontrati in alcune traverse di via Bonardi, totalmente prive degli standard di qualità minimi (dimensione delle strade, parcheggi e marciapiedi) non possono gravare sulle aree edificabili adiacenti. Infine, le criticità legate ai sotto servizi, soprattutto in strade oggi private, non possono essere sottaciute dietro a giustificazioni di aggravio viabilistico, tutte da dimostrare. Le volumetrie previste nel Pgt adottato sono già state ridotte rispetto a quelle previste nel Piano del 2012 e sono in corso ulteriori valutazioni per ridurre ancora tali valori".
Per l’Amministrazione i collegamenti fra le traverse di via Carlo Bonardi e via Cavour, un’ampia area standard e la realizzazione di parcheggi sono gli obiettivi per l’ambito. "Riteniamo che una maggior interconnessione fra le vie citate possa rappresentare un'opportunità e non un aggravio", ha concluso Quetti.