Pompiano

I giovani si rimboccano le maniche per la comunità: rifatto l'anfiteatro

Un bel gesto da parte dei ragazzi

I giovani si rimboccano le maniche per la comunità: rifatto l'anfiteatro
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Dopo il muro per il Milite Ignoto realizzato dai ragazzi delle medie, gli adolescenti scendono in campo per restaurare anche l’agorà del parco Fardelli di Pompiano.

I giovani si rimboccano le maniche per la comunità

Non è vero che i giovani non fanno niente e non hanno dei buoni esempi davanti, almeno a Pompiano, dove c’è stata l’ennesima riprova del fatto che i ragazzi hanno veramente voglia di impegnarsi per il loro paese e per il prossimo.
Nei giorni scorsi infatti, mentre due team dei ragazzi delle medie ha ridipinto la muraglia vicino all’area verde, un gruppo di adolescenti si è occupato dell’agorà al suo interno, aggiungendoci anche un tocco artistico e molto colorato.
La proposta, anche questa volta, è partita dall’Amministrazione e ha ricevuto una buona adesione da parte dei giovani dell’oratorio, seguiti dall’educatrice Greta Andreoletti.  «A giugno siamo stati convocati in Comune dove il sindaco Giancarlo Comincini ci ha esposto il progetto - ha spiegato la Andreoletti - Il sindaco ci aveva proposto con una parte di ragazzi prima del Grest e poi gli adolescenti oratorio di riqualificare l’area dell’anfiteatro del parco. Dopo aver ripulito l’area, i ragazzi di seconda e terza media hanno dato una mano di bianco sui gradoni dell’anfiteatro, poi si è proseguito con un gruppo di adolescenti».
I ragazzi, più di 20, hanno trasformato una zona certamente frequentata ma maltrattata e abbandonata.
«Il bello è che attraverso questa collaborazione e il lavoro siamo riusciti a far passare ai ragazzi il senso di cura dell’ambiente nel quale si vive - ha concluso Andreoletti - Hanno dipinto un quadro di Mondrian sui gradini, rendendolo bello e colorato. Sono molto contenta di aver raggiunto questo obiettivo: non è scontato che dei ragazzi si mettano a lavorare sotto al sole prima dell’inizio della scuola per il bene pubblico».

 

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