Coldiretti Brescia

Gli agricoltori bresciani consegnano al Prefetto proposte e richieste per il mondo agricolo

Giacomelli:" Un documento unico per denunciare e fermare le speculazioni a danno delle imprese agricole bresciane e per rilanciare il settore anche grazie alle energie rinnovabili".

Gli agricoltori bresciani consegnano al Prefetto proposte e richieste per il mondo agricolo
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Mobilitazione in piazza Duomo a Brescia questa mattina (giovedì 17 febbraio).

Al prefetto

“Abbiamo appena consegnato al prefetto di Brescia due documenti, da una parte la denuncia e la richiesta urgente di fermare le speculazioni a danno delle imprese agricole bresciane e dall’altra le proposte e le richieste rivolte al presidente del consiglio Mario Draghi per dare respiro al mondo agricolo e restituire traiettorie di speranza e di futuro sbloccando ulteriori fondi per investire in fonti energetiche alternative e sostenibili”.

Con queste parole Valter Giacomelli, presidente di Coldiretti Brescia, si rivolge alle centinaia di soci bresciani riuniti questa mattina in Piazza Duomo a Brescia dopo l’incontro con il prefetto Maria Rosaria Laganà, che ha accolto le istanze di Coldiretti confermando la volontà di trasmetterle a livello centrale per trovare al più presto soluzioni reali e concrete. Insieme al documento, il presidente Giacomelli, il direttore di Coldiretti Brescia Massimo Albano e una delegazione di imprenditori bresciani hanno consegnato al Prefetto una selezione di formaggi e salumi locali, a dimostrazione delle eccellenze agroalimentari che la nostra provincia produce e che vuole e deve continuare a produrre. Un gesto simbolico a testimoniare la grande volontà di salvaguardare un sistema produttivo fatto di persone e tradizioni invidiate e copiate in tutto il mondo.

Il sostegno del mondo politico

Sostegno e vicinanza alle aziende bresciane anche dal mondo politico, con gli interventi del sindaco di Brescia Emilio Del Bono, del consigliere regionale Viviana Beccalossi e di numerosi sindaci provenienti da tutta la provincia scesi in piazza insieme agli agricoltori e agli allevatori Coldiretti. In collegamento telefonico, anche l’intervento dell’assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi di Regione Lombardia Fabio Rolfi.

Una difficile situazione

La difficile situazione congiunturale determinata dal significativo aumento del costo dell’energia e dal parallelo aumento dei mangimi e dei concimi – si legge nella missiva di Coldiretti -, sta facendo venir meno la ripartenza delle imprese italiane. A preoccupare soprattutto l’oscurità sul futuro, con oltre 1 impresa su 5 (21%) che si dichiara incerta circa la situazione economica della propria impresa nei prossimi 12 mesi. Coldiretti e i suoi associati hanno sempre saputo che la stabilità costituisce il più prezioso dei terreni, per garantire sviluppo e benessere.

 

“È dunque urgente – rilancia il presidente Giacomelli - che almeno una parte delle risorse del Pnrr già stanziate per l’agricoltura, come gli 1,2 miliardi per i contratti di filiera e 1,5 miliardi per il fotovoltaico senza consumo di suolo, vengano messe quanto prima a disposizione delle imprese con semplici decreti ministeriali. Inoltre, sul fronte del credito, sarebbe fondamentale incentivare operazioni di ristrutturazione e rinegoziazione del debito delle imprese agricole attraverso la garanzia del 100% pubblica e gratuita di Ismea”.

Sbloccare le risorse

L’urgenza è dunque sbloccare in tempi brevissimi un flusso di risorse capace di accelerare il piano di transizione ecologica e alleviare il peso del debito, senza uccidere la capacità di investimento delle aziende.

“E’ importante cogliere le opportunità che vengono dall’economia circolare – precisa in collegamento telefonico da piazza Santi Apostoli a Roma il presidente di Coldiretti Ettore Prandini-  dotando il Paese di una riserva energetica sostenibile attraverso un fotovoltaico intelligente che non consuma suolo fertile e una rete per il biometano. Fondamentale anche sbloccare la proroga degli incentivi al biogas e il finanziamento degli impianti che hanno presentato domanda al Gestore dei Servizi Energetici (Gse) e, altrettanto urgente, dire sì al digestato come fertilizzante per evitare di fare un favore alle multinazionali straniere. Alle istituzioni oggi chiediamo di sostenere il nostro impegno volto a ottenere la giusta distribuzione del reddito nelle filiere – conclude il presidente Giacomelli -, il contenimento dei costi di materie prime ed energia e ulteriori incentivi alle aziende che investono nelle energie rinnovabili e nella sostenibilità. Solo lavorando in sinergia potremo salvare migliaia di aziende, tutelare i posti di lavoro e garantire una reale ripartenza del settore. Coldiretti continuerà sempre a battersi per dare risposte concrete alle imprese”.

 

 

Le aziende stanno soffrendo

La situazione è pesante e mette a rischio la sopravvivenza dell’economia agricola del territorio. Le nostre aziende stanno soffrendo per i costanti rincari dell’energia, dei fertilizzanti, delle materie prime per l’alimentazione degli animali, mentre le speculazioni e il mancato riconoscimento di prezzi adeguati stanno costringendo le imprese a lavorare in perdita.

Queste le parole del presidente di Coldiretti Brescia Valter Giacomelli in occasione della mobilitazione in corso questa mattina, giovedì 17 febbraio, in Piazza Duomo a Brescia alla presenza di centinaia, tra allevatori e agricoltori bresciani riuniti in centro città per far sentire la propria voce e salvare l’agroalimentare Made in Italy, difendendo l’economia, il lavoro e il territorio.

Una mattinata in giallo

La centralissima piazza bresciana si è dunque colorata di giallo, con centinaia di bandiere Coldiretti sventolanti, per raccontare il ruolo fondamentale dell’agricoltura e dell’allevamento nella produzione delle eccellenze agroalimentari made in Italy. La campagna è entrata in città, portando una stalla con i vitelli e la vacca, le bambine vestite da contadine, i pannelli fotovoltaici simbolo dell’evoluzione green del comparto e il tavolo con l’esposizione delle eccellenze lattiero-casearie e suinicole bresciane.

“Vantiamo una provincia ricca di eccellenze agricole in tutte le filiere – commenta Nadia Turelli, vice presidente di Coldiretti Brescia e delegata provinciale Donne Impresa Coldiretti - è fondamentale salvaguardarle e garantirne la continuità perché, oltre a raccontare le tradizioni, rappresentano la biodiversità davvero unica delle nostre terre”.

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