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Giuseppe Verginella, domenica la commemorazione del partigiano a Lumezzane

Il ritrovo è fissato al monumento all'incrocio del Villaggio Gnutti

Giuseppe Verginella, domenica la commemorazione del partigiano a Lumezzane
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Giuseppe Verginella, domenica 14 gennaio 2024 la commemorazione del partigiano a Lumezzane.

La commemorazione a Lumezzane

É in programma domenica 14 gennaio 2023 alle 10 la commemorazione a ricordo del partigiano Giuseppe Verginella (Alberto), comandante della 122 brigata Garibaldi, Medaglia d'argento al valor militare. Il ritrovo è fissato al monumento all'incrocio del Villaggio Gnutti. Alle 10.30 avverrà la commemorazione ufficiale, previsti gli interventi di: Gianpietro Patelli (Presidente Anpi Lumezzane); Lucio Facchinetti (Assessore della Città di Lumezzane) e Francesco Raucci (Comitato Provinciale Anpi).

 

Giuseppe Verginella: la storia

Nato a Santa Croce (Trieste) il 17 agosto 1908, ucciso dalla polizia fascista a Lumezzane  il 10 gennaio 1945, operaio, Medaglia d'argento al valor militare alla memoria.
Giovane operaio comunista, aveva soltanto 17 anni quando fu arrestato dalla polizia per la sua attività politica. Perseguitato dai fascisti fu costretto a rifugiarsi all'estero. Dopo un soggiorno in Jugoslavia e in Francia, Verginella passò in Unione Sovietica. Qui frequentò le scuole di partito e, nel 1933, l'esule italiano fu eletto deputato al Soviet di Mosca.

Nel 1937, accorse in Spagna per combattere contro i franchisti nelle Brigate Internazionali. Inquadrato nel IV Battaglione della Brigata Garibaldi, Verginella partecipò alla vittoriosa battaglia di Guadalajara e, nel luglio-settembre 1938, alla sfortunata offensiva repubblicana sul fiume Ebro, durante la quale fu ferito. Quando gli internazionalisti lasciarono la Spagna e, nel febbraio del 1939, passarono in Francia, il comunista italiano fu internato nel campo del Vernet, di dove le autorità francesi, nel 1940, tentarono di consegnarlo alla polizia italiana. Durante la traduzione, giunto in prossimità della frontiera, Verginella riuscì a fuggire e a rientrare in Francia, dove entrò nel "maquis", diventando commissario politico e poi comandante della zona di Lione.

Alla caduta del fascismo, tornato in Italia e assunto il nome di battaglia di "Alberto",  fu attivo prima nella Resistenza piemontese e poi in quella bresciana, dove divenne commissario politico della 54ma Brigata Garibaldi in Valle Saviore e poi comandante della 122ma Brigata Garibaldi, operativa in Val Trompia. La vigilia di Natale del 1944 "Alberto" doveva incontrarsi con altri patrioti a Provaglio d'Iseo. All'appuntamento giunse invece, per una delazione, la polizia fascista. Incarcerato a Brescia, Giuseppe Verginella fu interrogato e torturato per giorni e giorni, senza che i suoi aguzzini riuscissero a ottenere da lui le informazioni che volevano. Trasportato a Lumezzane, dove si sapeva essere il centro organizzativo della 122ma Garibaldi, "Alberto" fu eliminato durante un disperato tentativo di fuga.

Quando si seppe della sua morte, la 54ma Brigata Garibaldi continuò nel suo nome, sino alla Liberazione, la lotta contro i nazifascisti. Decorato di Medaglia d'argento, nell'immediato dopoguerra a Giuseppe Verginella sono state intitolate strade a Lumezzane e nel capoluogo della provincia.

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