Fridays For Future 2022: Brescia c’è, buona crisi climatica a tutti
I giovani alzano la voce in piazza e in tv, tutti uniti per aiutare la Terra: “Non c’è un pianeta B”.
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Manifestanti in piazza a Brescia
Brescia è la nona città europea per inquinamento, ma non sta a guardare. Nel corso del 2022 gli studenti del movimento Fridays For Future sono scesi in piazza (e lo faranno ancora) per dire a chiare lettere che la città c'è, è presente e risponde all'appello ormai globale per la difesa del clima.
Migliaia di ragazzi sono scesi in strada per clima nel corso dell'ultima manifestazione lo scorso 25 marzo 2022. “Non abbiamo più tempo” ha ribadito l’organizzatore alla decima manifestazione bresciana e in prime time su Rai Uno pochi giorni dopo.
IL VIDEOSERVIZIO:
Il movimento ambientalista
Fridays For Future è un movimento ambientalista internazionale composto da studenti che lottano per prevenire il riscaldamento globale. È nato nel 2018 per volere di Greta Thunberg, giovane alunna svedese organizzatrice di proteste davanti alla sede del parlamento a Stoccolma.
Greta Thunberg a Stoccolma nel 2018
Al governo chiedeva di ridurre le emissioni di anidride carbonica. Le sue manifestazioni hanno attirato l’attenzione di tutto il mondo raggiungendo oltre 125 paesi.
A fine settembre del 2021 si è tenuta a Milano Youth4Climate, una conferenza sul clima dove è intervenuta anche la Thunberg.
“Siamo qui in strada perché sappiamo che il cambiamento può venire dalle strade, può venire da noi”
Greta Thunberg a Milano durante Youth4Climate
I ragazzi continuano a sposare la causa della giovane attivista, lo dimostrano i cortei che da anni popolano le nostre città.
Lo sciopero globale per il clima
Anche quest’anno gli attivisti si sono mobilitati. Il 25 marzo 2022 migliaia di ragazzi sono scesi in piazza per lo Sciopero Globale per il Clima. Nella città di Brescia, i giovani si sono trovati in Piazzale Arnaldo alle 9. Il corteo è proseguito fino a Piazza Della Loggia dove sono intervenuti degli artisti. In conclusione il flashmob contro la guerra in Ucraina e il monopolio russo.
Locandina della manifestazione a Brescia
“Ogni giorno diamo 80 milioni di euro alla Russia per il gas, soldi che poi utilizza per comprare armi e bombe. Dobbiamo abbandonare i combustili fossili”
Michele Ghidini, referente FFF durante il corteo
Giovanni Mori, coordinatore del movimento, ha suggerito invece altre soluzioni per salvaguardare l'ambiente.
Giovanni Mori il 25/03/22
“Dobbiamo efficientare i trasporti, i nostri edifici e rivoluzionare la filiera del cibo, tutto questo migliora la qualità della vita nell’immediato e ci rende indipendenti”.
I Fridays For Future in tv
Due settimane dopo lo sciopero, Rai Uno ha dedicato una prima serata alla sensibilizzazione sul tema del riscaldamento globale. Francesco Gabbani e Francesca Fialdini hanno condotto il programma “Ci vuole un fiore”.
2.700.000 spettatori hanno assistito a quasi tre ore di show il cui focus è stata un’informazione pop fatta di interviste ad esperti del calibro di Piero Angela e arricchita da momenti musicali e monologhi comici.
Francesco Gabbani e Francesca Fialdini durante la serata
Tra gli ospiti lo stesso Giovanni Mori, il ventottenne di Caino leader di Fridays For Future Brescia, citato sopra. Incalzato dalla conduttrice, Mori ha ragguagliato il pubblico sulle conseguenze del cambiamento climatico.
Nel 2021 la Terra si è riscaldata di 1,1 gradi rispetto all’anno precedente, cifra che equivale a fare esplodere 400.000 bombe atomiche in atmosfera ogni giorno.
Parole d’ordine per salvare le sorti del nostro pianeta energia rinnovabile e trasporti sostenibili.
Mori a "Ci vuole un fiore"
“Andiamo e cambiamo questo mondo storto, buona crisi climatica a tutti”.
Alice Alquati, Francesco Costa, Ludovica Liparoti, Lorenzo Marelli, Alexia Merlante