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Frana di Tavernola: tre offerte per la progettazione dei lavori

Regione Lombardia ha messo a disposizione un milione e mezzo di euro per la progettazione dei lavori.

Frana di Tavernola: tre offerte per la progettazione dei lavori
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Si è chiusa la prima fase di una serie che porterà alla messa in sicurezza del versante franoso del monte Saresano, alle spalle di Tavernola Bergamasca. Sono tre i team di professionisti che hanno presentato un'offerta tecnica ed economica.

Frana di Tavernola: tre offerte per la progettazione dei lavori

La Eut Engineering Srl di Bolzano, la Alpina Spa di Milano e la Ismes Spa di Roma. Sono le tre aziende che hanno presentato la loro offerta tecnico economica per progettare i lavori di messa in sicurezza del versante franoso del Saresano (oltre 2 milioni di metri cubi di materiale in movimento), la cui accelerazione nel febbraio 2021 aveva messo in allarme l'intero lago.

"A breve verrà formata la commissione tecnica, che valuterà ogni singolo team e nominerà (entro due settimane) chi si dovrà occupare della progettazione - ha spiegato Gloria Rolfi, direttore dell'Autorità di Bacino Lacuale dei laghi Iseo, Endine e Moro –  Il progetto esecutivo dovrà essere presentato entro il prossimo mese di novembre”.

Se per la progettazione Regione Lombardia ha messo sul piatto un milione e mezzo di euro, per la mitigazione del rischio (i lavori partiranno nel 2023) si stima che ci vogliano tra i 10 e i 15 milioni di euro.

“Siamo in perfetta linea con il cronoprogramma steso con Regione Lombardia – ha sottolineato Alessio Rinaldi, presidente dell'ente – Sappiamo che le società ammesse sono serie, preparate, con trascorsi importanti ed una storia ingegneristica che parla per loro. Ancora una volta il ringraziamento va agli uffici di Autorità di Bacino, sempre pronti e competenti, che in questi mesi hanno svolto un'enorme mole di lavoro. Sulla situazione di Tavernola Bergamasca non ci siamo mai fermati: l'impegno è stato massimo, e lo sarà fino a quando la situazione non sarà
risolta”.

Il fronte franoso che incombe sul cementificio di Tavernola Bergamasca e sull’intero lago d’Iseo da mesi si mantiene a una velocità “sotto soglia”, tra 0,26 e 0,34 millimetri al giorno. Ma la messa in sicurezza del versante della montagna resta la priorità.

Nel frattempo il Pirellone ha dato il via libera alla ripresa delle attività nella miniera Ca’ Bianca con martelli demolitori. Resta invece il veto sulle mine, in attesa del riesame dell’autorizzazione di escavazione da parte di Regione Lombardia, che si è impegnata a verificare con Italsacci le condizioni per un’eventuale delocalizzazione e riconversione del cementificio.

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