Risorse energetiche sostenibili

Finanziamento record: 2,5 milioni per le proteine verdi che aiutano la sostenibilità

Un ERC Advanced Grant dell’Unione Europea per la ricerca ecologica coordinata da Roberto Bassi, docente dell’Università di Verona.

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GrinSun – Harvesting Light for Life. Green Proteins at the Interface between Sun Energy and Biosphere”, questo il nome del progetto finanziato dall’Unione Europea sotto la supervisione di Roberto Bassi, docente di Fisiologia vegetale nel dipartimento di Biotecnologie dell’ateneo scaligero, già vincitore del Premio Herlitzka 2018 per essersi distinto grazie ai suoi studi. La ricerca del Professore intende sfruttare piante e alghe unicellulari per favorire la creazione di risorse energetiche sostenibili che aiutino il rinnovamento, rispettando l’ecosistema.

Roberto Bassi, docente responsabile del progetto GrinSun

Gli organismi autotrofi rappresentano più dell’80% della massa vivente sul pianeta; ciò nonostante, l’efficacia con cui piante e alghe trasformano l’energia luminosa in biomassa è molto più bassa di quanto si creda comunemente” -  ha spiegato Roberto Bassi – “La luce solare è disponibile in abbondanza, ma le sue caratteristiche ne rendono problematico l’uso: la sua intensità è estremamente variabile, dipendendo dall’ora del giorno, la latitudine, e la stagione o, semplicemente, l’ombreggiamento da parte di altre foglie o delle nuvole, rendendo il rifornimento di energia limitante per la crescita o - al contrario - eccessivo, con il pericolo di mandare fuorigiri il motore metabolico che produce il nostro cibo e i combustibili.

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Sebbene la rivoluzione verde della genetica nell’ultimo secolo abbia migliorato la produttività delle colture, il processo fotosintetico è finora stato considerato troppo complesso per poterlo cambiare con cognizione di causa” - continua Bassi - “Quindi, l’efficienza fotosintetica è rimasta invariata nelle attuali piante coltivate nonostante sia la componente principale della produttività delle piante”.

L'Università di Verona
L'Università di Verona

Lo scopo del progetto GrInSun risiede proprio qui: nell’approfondimento della conoscenza in materia del funzionamento di queste proteine verdi, potenzialmente in grado di raccogliere una grande quantità di energia solare che potrebbe essere riutilizzata per favorire la vita sulla Terra, sia come fonte di cibo che di biocombustibili. Per farlo sarà necessario identificare innanzitutto la funzione di ciascuna delle suddette proteine verdi, per poter successivamente assortirle geneticamente e realizzare piante coltivate, che si contraddistinguano non solo per il loro colore verde chiaro, ma anche e soprattutto per una maggiore resistenza alle avversità climatiche dell’ecosistema circostante.

Quello ottenuto è un finanziamento europeo cospicuo che riconosce la nostra eccellenza nella ricerca di base e applicata” - conclude il docente veronese - “e permetterà per cinque anni al gruppo di ricerca formatosi presso l’università di Verona di potenziare concetti e intuizioni sviluppati in anni di lavoro”.

Johnny Calà


Questo articolo è frutto di una collaborazione fra il nostro Circuito editoriale Netweek e gli studenti dell'Università Cattolica di Brescia. Insieme ai ragazzi abbiamo approfondito il tema del GREEN a 360 gradi, raccontando 11 storie d'eccellenza made in Lombardia che hanno a che fare con la sostenibilità, il risparmio energetico, la lotta agli sprechi e la difesa dell'Ambiente.

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