Calcinato

Fabio Cavallari è campione italiano di Ultra Trail

Si è svolta a Bione la competizione Monte Prealba Up&down di 10 km con 700 metri di dislivello. La vittoria è stata dedicata alla nonna che non c'è più.

Fabio Cavallari è campione italiano di Ultra Trail
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Una vittoria dedicata alla nonna che non c'è più. Fabio Cavalleri, di Calcinato, ha conquistato l'oro all'Ultra Trail. Si è svolta a Bione la competizione Monte Prealba Up&down di 10 km con 700 metri di dislivello.

Fabio Cavallari è campione italiano di Ultra Trail

Fabio Cavallari, 30enne di Calcinato è campione italiano di Ultra Trail (una specialità di corsa a piedi che si svolge in ambiente naturale). E la vittoria la dedica alla sua cara nonna Teresa, mancata due anni fa per colpa del Covid. A decretarlo al primo posto del podio è stata la gara trail Monte Prealba Up & Down che si è svolta a Bione lo scorso 19 marzo. Una gara "tosta" sicuramente quanto i protagonisti che si sono destreggiati in un circuito da compiere in 6, 12, 24 o 36 ore.

Già da subito era evidente per chi avesse accettato la sfida che la gara sarebbe stata mozzafiato potendo anche godere del percorso illuminato prima dal sole e poi dalla luce delle stelle e tra queste ha primeggiato lui, l’astro calcinatese che passo dopo passo è riuscito a scalare la vetta ed arrivare al primo posto del podio. Una gara a circuito di circa 10 km con 700 metri di dislivello, senza obbligo di giri ma con a disposizione 6 ore di tempo per effettuare più step possibili per il posizionamento.

Ho voluto mettermi alla prova, non tanto per vincere ma per tentare un’avventura nuova. Poi, passo dopo passo, chilometro dopo chilometro mi sono reso conto che c'era davvero possibilità di posizionarsi con un buon risultato. Vedevo già gli occhi lucenti del mio allenatore che al primo punto vita ha iniziato a credere davvero nel miracolo. "Sei a 30 minuti di distanza dai primi" mi disse. E lì iniziai a crederci anche io. Al punto vita successivo avevo guadagnato ancora secondi e mi vedevo già piazzato nelle prime posizioni. Inizio a superare i miei compagni di gara e quelli che stavano gareggiando per altre competizioni, sorpasso dopo sorpasso arrivo nuovamente al punto ristoro dove con un sorriso smagliante il mio allenatore mi comunica che sono terzo e a meno di 15 minuti di distanza dal runner che si trova al primo posto. Inizio a sognare, e mentre sogno l'adrenalina già alle stelle mi dà un'ulteriore spinta. Così accelero, vedo la salita e so che io nelle salite son forte, per cui mi spremo, voglio raggiungerlo e superarlo.

E così è andata, Fabio stringe i denti per percorrere gli ultimi chilometri che lo separano dal traguardo, e sa che per scoraggiare il primo in gara, deve mostrare tutta la sua fierezza e forza. "Così gli passo accanto, lo supero e mi dò alla fuga verso la vittoria, cercando di nascondere la stanchezza e la paura che sopraggiungessero i crampi che avevano appena messo a terra un compagno". Ma non c’è crampo che tenga, né ostacolo insuperabile, perché come disse Mennea, "la fatica non è mai sprecata".

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