Coldiretti Brescia

Export vino bresciano in crescita, ma ad aumentare sono anche i costi

Il punto in occasione della presentazione del programma della quinta edizione della Milano Wine Week.

Export vino bresciano in crescita, ma ad aumentare sono anche i costi
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In crescita l'export del vino bresciano (+25%) nei primi sei mesi del 2022.

Guerra in Ucraina e consguenze

Un risultato positivo se comparato con quello dello stesso periodo del 2021. Tuttavia a pesare è l'importante crescita dei costi registrata nelle campagne e pari ad un +35% in media a causa delle tensioni su energia e materie prime generate dalla guerra in Ucraina, con aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi.

È quanto afferma la Coldiretti Brescia in occasione della presentazione del programma della quinta edizione della Milano Wine Week in programma a ottobre, durante la quale Coldiretti organizzerà una serie di master class con i produttori vitivinicoli, rivolte a consumatori e addetti ai lavori.

“La settimana milanese del vino ritorna dall’8 al 16 ottobre e Coldiretti, con il suo costante impegno per la valorizzazione e la tutela dei prodotti italiani ne è partner – spiega Silvano Brescianini vicepresidente di Coldiretti Brescia con delega al settore vitivinicolo -  il settore vitivinicolo bresciano è una ricchezza e un patrimonio da difendere e questa iniziativa è una vetrina alla quale parteciperanno anche le aziende bresciane”.

Rincari dal + 170% al +129%

A livello quantitativo - afferma Coldiretti Brescia in base alla previsione delle dichiarazioni di produzione raccolte dall’ufficio tecnico di Coldiretti Brescia -  si attende una produzione che quest’anno in provincia di Brescia  dovrebbe attestarsi intorno ai 300 mila ettolitri, con una produzione che ci si aspetta in linea con le precedenti campagne viticole.  Sul  fronte dei costi nei vigneti invece si registrano rincari che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio.

Anche i cantina i costi aumentano,  una bottiglia di vetro – spiega la Coldiretti - costa fino al 50% in più rispetto allo scorso anno, mentre il prezzo dei tappi ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali. Per le gabbiette per i tappi degli spumanti gli aumenti sono nell’ordine del 20% ma per le etichette e per i cartoni di imballaggio si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti.  Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge – continua la Coldiretti – la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%.

Una situazione che mette a rischio un intero sistema dove, secondo una ricerca di Coldiretti, per ogni grappolo di uva raccolta si attivano ben diciotto settori di lavoro dall’industria di trasformazione al commercio, dal vetro per bicchieri e bottiglie alla lavorazione del sughero per tappi, continuando con trasporti, accessori, enoturismo, cosmetica, bioenergie e molto altro. Da difendere c’è anche un patrimonio unico di biodiversità con la provincia di Brescia che può contare su una produzione che per oltre il 90% è destinata a vini di qualità grazie a 1 DOCG e 9 DOC e 4 IGT.

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