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Ex caserma Serafino Gnutti, la riqualificazione

L’immobile, che nel 2010 è stato venduto dall’Agenzia del Demanio, si trova in condizioni di abbandono da più di dieci anni.

Ex caserma Serafino Gnutti, la riqualificazione
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L’ex Caserma Serafino Gnutti, situata tra via Crispi e via Moretto, di fronte alla Pinacoteca Tosio Martinengo, occupa un’area di circa 4.400 metri quadrati ed è costituita da un ex convento religioso, successivamente adibito a caserma, e dalle sue pertinenze. L’immobile, che nel 2010 è stato venduto dall’Agenzia del Demanio, si trova in condizioni di abbandono da più di dieci anni.

Il piano attuativo

Il proprietario, la società Nibofin Srl, ha presentato un piano attuativo con la finalità di perseguire gli obiettivi fissati dal vigente PGT, ovvero il recupero e la ridefinizione delle funzioni dei grandi edifici unitari dismessi, favorendo il ritorno della residenza e promuovendo un efficace mix funzionale, mediante la localizzazione, ove possibile, di funzioni e destinazioni diversificate.

Sull'area sono presenti un fabbricato principale, costituito dall’unione di quattro corpi che si sviluppano attorno a un cortile centrale con accesso da via Crispi, un agglomerato di fabbricati che sorgono in un secondo cortile di servizio a ovest e la chiesa di San Bartolomeo che si affaccia su un terzo cortile chiuso, di fronte a via Crispi. Il complesso è un bene culturale tutelato e pertanto l’intervento è soggetto all’autorizzazione da parte della Soprintendenza. Il piano attuativo presentato costituisce una variante al Pgt perché prevede una ristrutturazione al posto del risanamento conservativo, secondo modalità di intervento autorizzate dalla Soprintendenza, e la modifica del regime delle aree con la previsione dell’asservimento all’uso pubblico, in luogo della cessione prevista dal Pgt, della ex chiesa di San Bartolomeo e dell’ingresso al monastero.

Proposta progettuale

Nell’edificio quadrangolare intorno al cortile principale saranno realizzati appartamenti e, all’interno degli edifici nel cortile a ovest, che non hanno un valore storico, saranno create autorimesse meccanizzate fuori terra. La superficie destinata a residenza sarà pari a 4846,5 metri quadrati. Al termine della trasformazione la Slp (superficie lorda complessiva di pavimento) dell’edificio residenziale, escludendo l’ex chiesa di San Bartolomeo e il corpo di ingresso al monastero, sarà pari a 5.547,25 metri quadrati e quindi inferiore alla Slp della caserma (che ammonta a 6.246 metri quadrati). Saranno demolite alcune parti aggiunte agli edifici, per un totale di 1.035,40 metri quadrati, mentre la Slp dell’edificio destinato a parcheggio sarà di 700,76 metri quadrati.

Opere di urbanizzazione

In via Moretto tra piazzetta Sant’Alessandro e via Crispi, in via Crispi tra piazzetta Moretto e corso Magenta e nello slargo all’incrocio tra via Moretto e via Crispi, sulle aree esterne di proprietà comunale, saranno realizzate opere di urbanizzazione a scomputo totale delle monetizzazioni degli standard (il versamento al Comune di un importo alternativo alla cessione diretta delle stesse aree) che consisteranno nella ripavimentazione con lastre e cubetti di pietra, nella posa di nuovi arredi urbani e nell’installazione di un nuovo impianto di illuminazione. L’importo stimato delle opere pubbliche ammonta a 534.115,70 euro, relativi ad urbanizzazioni primarie (opere su area pubblica, interamente a scomputo della monetizzazione degli standard).

Il Piano attuativo non prevede cessione di aree

Entro tre anni dalla stipula della convenzione urbanistica è previsto l’impegno all’asservimento all’uso pubblico della ex Chiesa di San Bartolomeo, dello spazio antistante e dei locali che costituivano l’ingresso al monastero. La superficie fondiaria delle aree a uso pubblico è pari a 506,77metri quadrati. L’Amministrazione comunale si riserva di definire, entro tre anni dalla stipula della convenzione, la destinazione della sala pubblica nell’ex chiesa di San Bartolomeo.

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